Belle, colorate e velenose: Photinia Red Robin, Viburnum Tinus, Laurocerasus
Ecco alcuni suggerimenti per scegliere le siepi per il vostro giardino
La primavera, si sa, è un momento speciale per la natura: boschi e prati riprendono vita e colore e nei nostri giardini, ogni giorno, scorgiamo qualcosa di meraviglioso. Le siepi si ergono in tutto il loro splendore, belle come non mai.
Tra le tante piante che si prestano a creare siepi e bordure, le più conosciute e diffuse sono: Photinia, Viburnum Tinus e Laurocerasus.
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Photinia 'Red Robin'
La Photinia 'Red Robin' appartiene alla famiglia delle Rosacee e ha origini asiatiche, trattandosi di un ibrido tra la Photinia Glabra, originaria del Giappone, e la Photinia Serrulata, proveniente dalla Cina.
Se cresciuta come albero, essa raggiunge altezze significative, addirittura fino a 10 metri. Più contenute sono invece le sue dimensioni, se utilizzata come cespuglio: in questo caso raggiunge gli oltre 4 metri sia come altezza che come diametro.
La Photinia richiede terreni sciolti, ricchi e ben drenati, col ph neutro o tendente all'alcalino, misurabile con un phmetro.
Per quanto riguarda l'esposizione, il pieno sole è l'ideale, ma essendo una pianta rustica si adatta bene anche alla mezz'ombra. Tollera le alte e le basse temperature e questo ne consente una larga diffusione nei vari climi. La sua capacità di adattarsi alla presenza di polveri e smog la rende utilizzabile anche in ambienti cittadini senza che la sua bellezza ne soffra.
In primavera i nuovi germogli sono di un rosso vivace, che crea un bellissimo contrasto con la profumata fioritura bianca a corimbi, poi in estate produce numerose bacche rosse. La Photinia è perfetta per realizzare bordure miste e creare un interessante effetto bicromatico. Si deve fare attenzione però con bambini e animali domestici, visto che le sue foglie sono tossiche per ingestione, a causa della presenza di un precursore dell'acido cianidrico.
La Photinia subisce gli attacchi di afidi, per i quali si rende necessario l'utilizzo di un insetticida da contatto o, se questo si rivela inefficace, di uno sistemico.
Il dilagare di una maculatura fogliare causata dall'Entomosporium maculatum richiede l'utilizzo di anticrittogamici.
Viburnum Tinus Eve Price o Lentaggine
Il Viburnum Tinus Eve Price, comunemente detto "Lentaggine" è un interessante cespuglio appartenente alla famiglia delle caprifoliacee, che raggiunge altezze oltre i 3 metri ed è originario dell'area sud est europea. Il nome richiama il latino e rimanda all'utilizzo antico della pianta come frusta da parte dei Romani.
Lo troviamo spontaneo sul limitare dei prati o nei boschi, dove convive con querce, mirti e corbezzoli, ma si presta benissimo ad essere coltivato oltre che in giardino anche in vaso sul terrazzo, in campagna ma anche in città.
Nelle aree metropolitane il Viburnum tollera bene smog ed inquinamento.
Si tratta di una pianta molto rustica: resiste infatti alle basse temperature, fino a-10° C, ed ai periodi siccitosi. Predilige terreni freschi e ben drenati: l'esposizione ideale è soleggiata ma riesce ad adattarsi anche a zone d'ombra. In quel caso la fioritura viene penalizzata, diminuendo significativamente.
È un arbusto "generoso", che in tutti i periodi dell'anno ha qualcosa da offrire: i bocci rosati si presentano in tardo autunno e lasciano il posto, dal tardo inverno alla primavera inoltrata, ad una fioritura bianca molto amata dalle api. Verde e rigogliosa in estate, la lentaggine si ricopre in inverno di belle bacche nero-blu, apprezzate dagli uccelli ma tossiche per l'uomo, perchè contenenti viburnina, principio attivo utilizzato in farmacologia.
Anche la corteccia, ricca di amidi, oli grassi e altre sostanze è impiegata per scopi farmacologici.
Laurocerasus
Comunemente chiamato lauro, il Laurocerasus è originario di Asia ed Europa ed appartiene alla famiglia delle rosacee.
È una pianta rusticissima, il cui habitat originario sono le boscaglie, e possiede numerose caratteristiche che le consentono di sopravvivere praticamente ovunque. Si adatta a qualsiasi terreno, neutro o subacido anche molto umido. Non teme il caldo estivo e nemmeno i geli dell'inverno, rimanendo indifferente a temperature fino a -10° C, oltre i quali subisce danni alle foglie, ma niente che una buona potatura primaverile non possa rimediare.
Tollera esposizioni soleggiate e semi o completamente ombreggiate. Può subire attacchi di oidio, afidi e oziorrinco, ma a parte questo si può dire che richiede una bassissima manutenzione. Ciò ha portato negli anni passati ad un enorme utilizzo di questa pianta per realizzare siepi e, se a ciò aggiungiamo che la sua propagazione oltre che per talea e margotta avviene anche per seme, possiamo comprendere il perchè sia considerata invasiva ed in alcune zone addirittura infestante.
La fioritura avviene in primavera quando le siepi ci regalano numerosissime pannocchie dal profumo intenso talvolta quasi nauseante che lasciano poi il posto a delle bacche scure, appetibili per gli uccelli ma tossiche per l'uomo, data la presenza di acido cianidrico nei semi al centro delle bacche. La polpa privata dei semi è commestibile e talvolta impiegata per usi alimentari, fortemente sconsigliati.
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Questo articolo è stato scritto da kety_cialdi
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Nel1992 Kety ha scelto di dedicarsi completamente alla storica attività di famiglia: la coltivazione di piante ornamentali da esterno.
Nei quasi nove ettari di terreni a Pistoia fra alberature, cespugli da fiore, frutti minori e conifere, Kety pota, innesta, invasa, carica e scarica, guida camioncino, muletto e trattore. Oggi coltiva piante e varietà per il Vivaio Pollici Rosa di Pistoia, che propone agli appassionati tutti i tipi di piante da giardino, con una grande variabilità di specie dedicate agli spazi verdi e ai giardini: Giovani piante; Cespugli; Conifere; Ortensie hydrangee; Climber - rampicanti; Alberi e fruttiferi; Specie erbacee; Bambu phormium; Specie acquatiche; Rose; Specie per i climi caldi; Palmacee e cactus.
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