Potatura dell’oleandro: come effettuarla correttamente e in quale periodo
L'oleandro (Nerium Oleander), di appartenenza alla famiglia delle Apociinacee è una pianta molto utilizzata nei giardini mediterranei, per le sue caratteristiche di essere sempre verde e di avere fiori e foglie bellissimi. Il colore dei fiori di questa pianta mediterranea varia dal rosso al giallo e dal rosa al bianco, con una fioritura che inizia ai primi di marzo fino ad autunno inoltrato.
Oleandro: caratteristiche della pianta
Le sue origini non sono accertate con precisione, (si pensa che provenga dall'Asia), ma ha messo radici spontanee nelle regioni mediterranee; la pianta si adatta facilmente in qualunque situazione climatica e tipologia di terreno, è possibile anche trapiantarla in vaso.
L'oleandro è coltivato esclusivamente per scopi ornamentali. Quest’arbusto tende inizialmente a salire per poi espandersi con rami arcuati verso l'esterno, il colore iniziale della sua corteccia è il verde per poi passare al grigiastro.
Le foglie dell'oleandro sono strette e slanciate, somigliati a daghe romane e mantengono il colore verde per molto tempo.
I fiori sono grandi e belli, nascono a coppie di due e formano gruppi omogenei disposti in cime terminali, arricchendo notevolmente la pianta. Il calice si divide in cinque lobi dall'aspetto lanceolato col colore che tende a trasformarsi dal rosa verso il bianco; la corolla invece è sempre divisa in lobi, ma il colore è variabile, partendo dal bianco, rosa e rosso carminio.
I frutti sono follicoli fusiformi, di lunghezza che non supera i quindici centimetri, a maturità avvenuta si aprono longitudinalmente facendo fuoriuscire i semi che hanno una peluria esterna ad ombrello che permette ai semi di essere trasportati dal vento per poter ricrescere distanti dall'albero.
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Come stimolare la fioritura
La fioritura dell'oleandro inizia verso aprile, per raggiungere l'abbondanza dei fiori verso il mese di agosto e prolungandosi fino ad autunno inoltrato.
La pianta teme il freddo, non resiste alle temperature che scendono sotto lo zero, è preferibile crescerla in luoghi soleggiati e riparati dalle intemperie, la tendenza della pianta è il crescere a cespuglio, ma con accurati accorgimenti si può farla crescere ad albero.
L'oleandro per la sua quantità di fiori e molteplicità di colori, è usato come pianta ornamentale per giardini, piazze e viali alberati, ma ha bisogno di frequenti interventi di eliminazione di piccoli arbusti che crescono spontanei alla base della pianta.
Oleandro malattie
L'oleandro tende ad ammalarsi: se viene colpito da parassiti e malattie, i fiori appassiranno e, in pochissimo tempo si seccheranno. In questo caso si opta per il taglio dei rami con i fiori appassiti e si spruzza sulla pianta un antiparassitario, se portate un campione dei fiori appassiti vengono portati presso un vivaio, sapranno indicarvi subito un rimedio per guarire la malattia del vostro oleandro.
La potatura dell’oleandro
La potatura dell’oleandro serve principalmente per eliminare gli steli vecchi e apparati floreali secchi, per dare forza e rigogliosità alla pianta in modo di stimolarne la rinascita dei fiori.
L'oleandro ha una crescita molto veloce e disordinata, quindi richiede una potatura corretta e intelligente, eseguita regolarmente e periodicamente per prevenire malformazioni dei rami durante la crescita, specialmente se viene coltivata in vaso. La potatura dell’oleandro inizia col rimuovere gli steli sfioriti e i fiori secchi: il taglio deve essere effettuato a circa dieci centimetri dalla base, questi tagli servono a sfoltire la pianta e a stimolare la produzione di fiori. I tagli possono essere fatti tutti allo stesso modo per non falsare l'aspetto ornamentale della pianta, se si tratta di pianta coltivata a cespuglio, il procedimento sarà diverso: in questo caso, la potatura dell’oleandro servirà per mantenerne inalterata la forma. Operazioni da eseguire con strumenti adatti per non rovinare e far soffrire la pianta, come le forbici da potatura.
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Se non si è esperti nella potatura (perché è veramente un’arte saper potare bene le piante), è consigliabile affidare le proprie piante a un giardiniere, in modo da non rischiare di rovinarle.
Riproduzione oleandro
La riproduzione dell'oleandro viene effettuata nel periodo estivo, sia per seme che sia per talea.
Queste ultime possono essere messe a radicare in vasi con terriccio a base di torba e sabbia al 50%, il terreno deve rimanere umido e i vasi devono essere posti in zone dove la temperatura non scenda sotto 15 gradi.
Le talee devono essere ricavate da germogli semimaturi e tagliati in steli di circa 8 cm, si consiglia di mettere del radicante all'estremità della talea prima di metterla nel terreno, in modo di aumentare la forza di produzione di radici e avere la possibilità maggiore di riproduzione di piante. Utile per velocizzare questo processo e garantire una maggiore riuscita, può essere l'uso di prodotti a base di ormoni in polvere radicante.
La riproduzione per talea può avvenire anche tramite radicamento in acqua, ma ha bisogno di un ambiente in cui le condizioni di luce temperatura siano adeguate allo sviluppo delle radici, un seguito, ad avvenuta crescita di queste, è possibile metterle in vaso oppure interrarle nel giardino.
Oleandri da vivaio
Gli oleandri che troviamo normalmente in vivai, al 90% appartengono a varietà ibride, con colori molto accentuati, ma sappiamo che i semi ottenuti da piante ibride portano al cambiamento della specie, con fiori non sempre identici alla pianta originale, quindi nella riproduzione si arriva ad avere specie di fiori con colori diversi dalla pianta madre.
Uno dei motivi per cui si preferisce far riprodurre la pianta per talea e non per semi, è proprio perché le talee mantengono sempre i fiori della pianta madre, senza cambiamenti.
La riproduzione alquanto elevata dell'oleandro e il vasto impiego di questa pianta mediterranea in giardini e viali alberati, non dipende solamente dalla facilità di crescita ma dalla bellezza della pianta e dalla varietà di colori dei propri fiori, caratteristiche che rendono l’oleandro, un arbusto ornamentale molto decorativo.
L'oleandro è velenoso?
Qualsiasi intervento di potatura dell’oleandro deve essere fatto con particolare attenzione, non bisogna dimenticare che questa pianta è velenosa. L’ingestione può causare sindromi cardiache e rischio di avvelenamenti: è consigliabile tenere i bambini sempre lontani dagli oleandri, (specialmente da quelli a cespuglio).
La potatura dell’oleandro deve essere compiuta con guanti: non bisogna mai agire a mani nude. Se non si hanno a disposizione guanti da giardiniere, per potare l’oleandro si può usare della carta usa e getta. In fase di potatura dell’oleandro, è sconsigliabile bruciare i residui (rami e foglie) scartati, perché esiste il rischio di inalazione dei gas velenosi che si sprigionano durante la combustione.
Gli attrezzi adoperati per la potatura dell’oleandro devono essere disinfettati, prima di inizio e fine lavoro.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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