Piante officinali: in balcone, nell'orto o in pieno campo, una risorsa per la propria salute
Quando si parla di piante officinali le definizioni sono spesso confuse o poco chiare.
La maggior parte delle persone utilizza questo termine per riferirsi esclusivamente alle piante aromatiche (menta, rosmarino, origano, timo, etc.) ma in realtà queste rappresentano una parte dell'intera categoria. Le piante officinali sono tutte quelle piante che possono essere utilizzate per essere trasformate o utilizzate per quelli che erano gli antichi scopi di un'officina farmaceutica: estrazioni, tisane, distillati, essenze, unguenti e così via. In realtà nella categoria sarebbero comprese anche le erbe per uso "industriale", come per esempio quelle che forniscono materiali tecnologici (pensiamo alle gomme, agli addensanti, ad alcuni coloranti).
In genere queste piante si essiccano per poterle poi utilizzare, ma anche questa non è una regola fissa, anzi buona parte delle distillazioni, per esempio, avviene da pianta fresca o semi-essiccata. Il vantaggio dell'essiccazione è la conservazione a lungo termine che ne permette l'utilizzo anche per molti mesi dopo la raccolta.
Nella definizione generica di officinalesi includono anche quelle specie che seppur utilizzate in altri ambiti, soprattutto quello alimentare, possono anche avere un impiego officinale. L'esempio classico è il carciofo, di cui si consuma il bocciolo fiorale per scopo alimentare, ma le cui foglie possono essere usate per un'ottima tisana depurativa del fegato.
Cosa serve per coltivare le piante officinali?
Una domanda a cui è difficile dare una risposta, soprattutto perchè come si è visto la loro classificazione non deriva dalle caratteristiche di crescita, ma dal loro utilizzo finale.
D'altra parte si tratta di un grande vantaggio: l'eterogeneità di questa categoria, che comprende un enorme numero di generi e specie appartenenti a molte famiglie botaniche diverse, ci permette di avere piante che si adattano benissimo a vivere in vaso, altre che rendono bene in piena terra anche in spazi ridotti, come quelli di un orto familiare, altre ancora invece per trovare le giuste condizioni preferiscono ampi spazi e pertanto sono più indicate nelle grandi coltivazioni in pieno campo.
Nei prossimi articoli tratteremo alternativamente piante dei tre gruppi descritti, dedicandoci ora al giardiniere che ha a disposizione un grande o piccolo balcone, altre volte a chi possiede un orto che vuole arricchire di piante utili e infine anche a chi vorrebbe tentare la produzione come azienda agricola.
Perchè coltivarle? Mille ragioni, ma soprattutto perchè sono piante utili, in tutti i sensi. Fanno crescere bene le altre piante intorno a loro (soprattutto ortaggi e alberi da frutta), allontanano gli insetti molesti e spesso attirano quelli utili (api, farfalle), ma più di ogni altra cosa è impareggiabile la sensazione di cogliere qualche ciuffo delle foglie di questa o quell'altra specie per potersi preparare un liquore digestivo fatto in casa o la tisana della sera.
I consigli dell'esperto per saperne di più sulle piante officinali
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