Asimina: Scopri le risposte dei nostri esperti
Leggi qui sotto tutte le domande sull’argomento e le risposte date dai nostri Esperti di Giardinaggio. Guarda i titoli qui sotto elencati e clicca sul titolo che più si avvicina all’argomento di tuo interesse.
Una volta cliccato sul titolo potrai leggere, per intero, sia la domanda dell’appassionato che la risposta del nostro Esperto.
Buona lettura!
Scegli l'argomento di tuo interesse:
-
Asimina triloba: sopravvive a taranto? Quali varietà autofertili esistono?
Rosalba di Taranto chiede:
Abito a Taranto, vorrei acquistare un alberello di Asimina Triloba non sono sicura se il clima ne possa compromettere la crescita e fruttificazione, d'estate raggiungiamo temperature intorno ai 42 gradi. Vorrei, inoltre, sapere quali varietà autofertili esistono. GrazieRisponde l'espertoDennis Barroero
Buongiorno,
Per avere una garanzia di fruttificazione è importante che durante la stagione invernale le temperature scendano al di sotto dei 6-7 °C, è un fabbisogno di cui necessita la pianta.
Per quanto riguarda l’esposizione per la sua zona le consiglio una mezz’ombra oppure un'ombra luminosa per evitare ustioni sulle foglie, soprattutto su giovani piante.
Infine le consiglio come varietà la PRIMA 1216 che è autofertile ed è già da alcuni anni che abbiamo visto che da buoni risultati in termini di produzione e qualità del frutto.
Ringraziandola anticipatamente auguro una buona serata.
Dennis Barroero
Dennis Botanic Collection -
Asimina con fiori ma nessun frutto: come mai?
Lillibet di Varese chiede:
Ho una pianta da 5 anni, negli ultimi due è fiorita, ma niente frutti, è forse troppo giovane o il motivo è altro? GrazieRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima Lillibet.
In effetti è proprio come lei ha affermato nella domanda.
La sua pianta di asimina è ancora troppo giovane per fare i frutti. Si trova ancora nella fase giovanile dove produce foglie e germogli perché deve formare lo scheletro su cui poi sosterrà la futura produzione.
Se ha fatto qualche fiore, ma non è allegato è perché è giovane.
Prima di vedere qualche frutto, dovrà aspettare almeno altri 4/5 anni quando passerà alla fase adulta e produrrà i suoi frutti. Deve pazientare.
Ringraziandola della domanda la saluto cordialmente.
Fabio Di Gioia
-
Asimina Triloba non fruttifica: qual è la causa?
Regina di Treviso chiede:
Da parecchi anni ho l'Asimina Triloba, ma quest'anno non mi ha fruttificato. Ho notato che il fusto è in parte corroso e non so se è dovuto a una malattia o a qualche bestiaccia introdottasi nel mio orto/giardino. Sono intenzionata a prendere qualche altra pianta di Asimina e vorrei sapere quale tipo di Asimina mi consigliate. Restando in attesa, ringrazio sentitamente. Regina. Il 18/10/17 Regina chiede: Grazie infinite per la sollecita risposta che ho ricevuto; per quanto riguarda la mia Asimina, mi ero dimenticata di scrivere che è proprio una Sunflower. A questo punto penso sia opportuno farmi spedire una pianta nuova, dal momento che l'attuale Asimina (che ha già i suoi anni) mi da l'impressione che sia un po' stanca. A questo punto approfitto per chiedere anche un altro consiglio: da tanto tempo ho anche una rigogliosa Akebia Quinata che fa dei bei fiori, ma mai un frutto; da qualche parte ho letto che questo è dovuto alla mancanza della cosiddetta pianta maschile.Se lei mi conferma che la causa può essere questa, ordino subito il "compagno". Grazie infinite per la completa e sollecita risposta.Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima Regina
I motivi che hanno fatto si che la sua pianta di Asimina, o Banano di Montagna, (Asimina triloba), non abbia fruttificato quest'anno, possono essere i più vari possibili:- Stress climatico dovuto ad elevata temperatura, siccità prolungata e eccesso di radiazione solare.
- Attacco di parassiti (cosa più probabile come già lei ha descritto).
- Piante autosterili (per mancanza di impollinatori).
La causa in questo caso potrebbe essere imputabile all'attacco di parassiti, visto che il fusto della pianta risulta degradato e asportato per effetto di qualche avversità biotica.
Per meglio verificare la causa della mancata fruttificazione di quest'anno della ua pianta di asimina, le consiglio di mandarci una foto al fine di identificare meglio quello che ha causato tale problematica e offrire una soluzione migliore per la sua risoluzione.
Per quanto riguarda invece le altre piante di Asimina che vuol prendere e impiantare nel suo giardino, le consiglierei di orientarsi verso varietà autofertili (es. Sunflower o Prima 1216) che non hanno bisogno di impollinatori e di conseguenza possono fruttificare senza che ci sia una varietà diversa da quella impiantata.
Se invece si orienta su varietà autosterili, sarà costretta a comprare varietà diverse che fungono da impollinatori per permettere la loro la regolare fruttificazione.
Rimanendo in attesa di ulteriori delucidazioni in merito, la saluto cordialmente.Il 18/10/17 Fabio di Gioia Risponde:
Salve di nuovo signora Regina.
La ringrazio personalmente pure io delle delucidazioni in merito alla sua pianta di Asimina o Banano di Montagna che ha lasciato.
Riguardo invece la sua pianta rampicante di Akebia Quinata, molto rustica e invasiva, le confermo proprio che per avere un'adeguata produzione di frutti è necessario porre vicino all'esemplare che lei possiede un'altra varietà diversa per favorire l'impollinazione. In questo caso però l'Akebia Quinata non è una pianta dioica a sessi separati con piante maschili e femminili, ma di una pianta caratterizzata dal fenomeno dell'autosterilità o autoincompatibilità.
Per cui in questo caso, la mancata impollinazione, è semplicemente dovuta all'instaurarsi di un meccanismo fisiologico tipico della specie che ha messo in atto per impedire l'autoimpollinazione e favorire l'impollinazione incrociata.
Per questo per favorire un'adeguata impollinazione e fruttificazione, è necessario porre vicino una varietà diversa della stessa specie che funga da impollinatore, che è considerata interfertile con la varietà da impollinare.
Ringraziandola ancora, la saluto cordialmente.Fabio Di Gioia
-
Asimina triloba che non fa frutti: cosa fare?
Ildo di silvi chiede:
Ho una pianta di asimina triloba da più di 10 anni e nonostante una fioritura normale, l'allegagione è scarsa a dir poco (solo due volte ha portato a maturazione due o tre frutti) perché i frutticini cadono subito appena abbozzati. Quale potrebbe essere la causa e come risolverla? La pianta si trova in clima montano a 900 mt slm. Infiniti ringraziamentiRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissimo signor Ildo.
L'asimina (Asimina triloba), meglio conosciuta come Banano del nord, è una specie da frutto di origine tropicale che può essere coltivata tranquillamente anche nei nostri ambienti mediterranei, potendo subire dei danni da freddo improvvisi che si manifestano con cascola dei frutti in post allegagione.
Tuttavia però dalla descrizione che lei ha fatto, escluderei che in questo caso la cascola dei frutti sia dovuta al freddo, perché la pianta ormai ha 10 anni e inoltre è posizionata a 900 metri di altitudine e quindi praticamente adattata a quelle condizioni climatiche.
Per cui in questo caso la cascola dei frutti in post allegagione dell'asimina, è da imputare più che altro a dei fenomeni fisiologici di autoincompatibilitá e autosterilitá.
L'autoincompatibilitá, è un fenomeno fisiologico attraverso il quale il polline del fiore di una varietà non riesce ad impollinare l'ovulo di fiori diversi della stessa varietà.
Invece l'autosterilitá, è il fenomeno attraverso il quale il polline del fiore di una varietà non riesce a fecondare l'ovulo dello stesso fiore della stessa varietà.
Quindi per specie autoincompatibili e autosterili per favorire l'impollinazione e la fruttificazione, è necessario favorire l'impollinazione incrociata semplicemente piantando vicino alla varietá da impollinare, un impollinatore di una varietà diversa tale che tra di possa esistere compatibilità e quindi la possibilità di fecondarsi e portare a maturazione i suoi frutti.
Ringraziandola della domanda, le porgo i miei distinti saluti.
Fabio Di Gioia
-
Cosa si sta mangiando le foglie del mio Asimina Triloba (banano di montagna)?
Rossana di Parma chiede:
Buongiorno! Mi rivolgo a Voi nella speranza possiate aiutarmi con la mia piantina (circa 3 anni di asimina triloba (banano di montagna). Vi chiedo cortesemente se sapete cosa si sta mangiando le sue foglie e come porre rimedio possibilmente con metodi naturali. Grazie mille!Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissima signora Rossana.
L'asimina o banano del nord (Asimina triloba), è una specie da frutto di origine tropicale adattabile e coltivabile anche nelle zone a clima temperato come quello mediterraneo. È una specie che risulta abbastanza resistente a qualsiasi tipo di patologia fungina o insetto fitofago, questo grazie alla sua particolare proprietà di emettere a partire dal fusto e dalle foglie un essudato di natura resinosa che lo rende resistente ad ogni parassita.
Tuttavia però in America e recentemente anche nei nostri ambienti, si è diffuso un insetto fitofago che causa danni fogliari provocando delle vere e proprie scheletrizzazioni che poi non è altro che quello che lei ha indicato nella domanda attraverso le foto allegate.
L'insetto in questione, è la:
MINATRICE FOGLIARE (Photograpium marcellus)
Ordine: Lepidotteri.
Famiglia: Geometridi.Questo insetto provoca delle erosioni fogliari a partire dall'interno in corrispondenza delle nervature, portando alla completa scheletrizzazione della foglia a cui poi fa seguito il suo completo disseccamento e una caduta anticipata (filloptosi).
Normalmente spesso il danno è soltanto di tipo estetico in quanto gli attacchi sono così lievi da non provocare delle vere e proprie defogliazioni della pianta.
Se però l'attacco dell'insetto è intenso, allora la pianta potrebbe subire dei danni molto gravi con veri e propri disseccamenti e filloptosi generalizzate, che richiedono degli accurati interventi di lotta.
Tra i sistemi di lotta naturale per contenere il danno da minatrice fogliare, ricordiamo:
1) Infuso d'aglio
75 g di bulbi tritati in 10 litri di acqua e farli bollire per circa 30 minuti. Dopodiché nebulizzarlo sulle piante.
2) Macerato d'equiseto
250 g di pianta secca da diluire il 12,5 litri di acqua e farlo macerare per 8 giorni. Dopodiché filtrare e nebulizzarlo sulle piante.
3) Decotto d'equiseto
Far bollire 190 g di pianta essiccata in 13 litri di acqua per 40 minuti, diluito per 5 volte, dopodiché filtrare e nebulizzare sulle piante.
4) Macerato d'artemisia
250 g di pianta secca da diluire in 12,5 litri di acqua e farlo macerare per 8 giorni, dopodiché filtrare e nebulizzarlo sulle piante.
5) Macerato di legno di quassio
Si fanno macerare 20 g di polvere di legno micronizzata in 1 litro di acqua per 2 giorni. Dopodiché insieme a 20 g di sapone di Marsiglia si spruzza il liquido sulla pianta.
Ringraziandola della sua domanda e rimanendo a disposizione per risolvere ulteriori dubbi, la saluto cordialmente.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
Come far avvenire l'impollinazione dell'asimina triloba Sunflower?
Angelo di Milano chiede:
Buona giornata, ho acquistato 2 anni fa in un vivaio una Asimina triloba Sunflower che aveva già 4 bei frutti, giunti regolarmente a maturazione in settembre. Lo scorso anno, sono comparsi i caratteristici fiori e poi alcuni abbozzi di frutti, caduti poi dopo alcuni giorni senza mai ingrossarsi. Idem quest'anno. In teoria la sunflower dovrebbe essere autofertile, sempre che il vivaista sia stato corretto nella denominazione. Come posso fare perchè l'impollinazione avvenga? GrazieRisponde l'espertoFabio Di Gioia
Salve gentilissimo signor Angelo.
Le confermo che l'asimina (Asimina triloba) della varietà Sunflower è totalmente autofertile, di conseguenza per fruttificare non ha bisogno dell'impollinatore e in questo caso il vivaista è stato corretto.
Più che altro in questo è necessario fare alcune considerazioni molto importanti da sottovalutare e analizzare di seguito.
L'asimina è una specie da frutto di origine tropicale, la quale nonostante sia adattata a sopravvivere anche nei climi mediterranei, può soffrire più facilmente dei ritorni dei freddo improvvisi maggiormente rispetto ad altre specie da frutto tipiche dei climi temperati che pure loro in questo periodo hanno sofferto con produzione di pochi fiori e frutti.
C'è da fare inoltre un'altra considerazione importante. La pianta che lei ha nel suo giardino ha almeno 3 anni di vita e 2 anni dall'acquisto e di conseguenza la pianta è ancora in una fase giovanile. Questo significa che nella fase giovanile anche se la produzione della pianta tende ad aumentare, rimane sempre prevalente la vegetazione (foglie e germogli) sulla produzione (fiori e frutti).
È chiaro che in queste condizioni la produzione dei frutti è scarsa e quei pochi che riescono ad allegare possono andare incontro a cascola in pochi giorni senza accrescersi. E tutto questo perché siccome l'attività vegetativa è prevalente su quella produttiva, tutte le energie, nutrienti (zuccheri e proteine) e fitormoni (auxine, gibberelline e citochinine), sono polarizzati dalle foglie che le sottraggono ai frutti.
Il consiglio che le do in questo caso, è quello di avere pazienza il più possibile facendo fare alla pianta il suo normale decorso fisiologico, al fine che in futuro si raggiunga un equilibrio tra vegetazione e produzione con una buona produzione di frutti che oltre ad allegare correttamente arrivano a maturare senza problemi.
Le volevo infine ricordare che in data 20/21 maggio, terrò un corso sulla difesa fitosanitaria delle piante, all'interno del quale verranno affrontate tutte le problematiche relative alla gestione delle piante da frutto.
Per iscriversi al corso può seguire questo link http://arsmaremmavetrina.altervista.org/prodotto/da-fare-in-qualsiasi-periodo-difesa-delle-piante-vigneto-oliveto-e-frutteto-piante-di-actinidia-protette-dal-gelo-con-la-pagliala-difesa-fitosanitaria-delle-piante-e-unoperazione-coltu/
Ringraziandola della sua domanda e rimanendo a disposizione per risolvere ulteriori dubbi, la saluto cordialmente.
Dott. Fabio Di Gioia
Specializzato nel recupero e valorizzazione di varietà vegetali antiche. -
Negli alberi di Asimina o Banano del Nord stanno cadendo i frutti: perchè?
Fabio di Pola/Croazia chiede:
Salve. Vi scrivo per un paio di domande e sarei molto grato per le risposte. Ho allegato la foto di una pianta venduta per Cudrania Tricuspidata, ma non penso che lo sia e vorrei avere un parere di esperti in merito. In caso non lo sia, vi domando che pianta potrebbe essere. La seconda domanda riguarda i miei alberi di Asimina Triloba: quest'anno ho fatto l'impollinazione a mano e hanno attecchito. Noto però che stanno cadendo i frutti ed è successa la stessa cosa l'anno scorso. Vorrei saperne la ragione. Gli alberi sono alti più o meno 2 metri ed esposti in pieno sole. Scusate se ho sbagliato a scrivere qualcosa. Cordiali saluti dalla Croazia, Istria.Risponde l'espertoFabio Di Gioia
Gentile Fabio,
riguardo alla prima domanda sulla pianta in foto, come può osservare, le foglie sono cuoriformi con l'apice acuminato, mentre se guarda la Cudrania Tricuspidata sono cuoriformi senza apice acuminato. È sicuro che si tratta di una pianta giovane e, in quella fase, la pianta produce foglie diverse da una pianta adulta, per un fenomeno detto "dimorfismo fogliare". Quindi le consiglio di guardare l'aspetto della pianta tra qualche anno, per vedere se le foglie sono cuoriformi senza apice acuminato, tenendo conto che la forma delle foglie è notevolmente variabile anche tra varietà diverse.
Quindi i casi sono due. Può trattarsi di:
- Una pianta giovane che produce foglie di forma diversa da quelle adulte;
- Una varietà diversa da quella considerata come la Cudrania Tricuspidata.
Riguardo invece alla seconda domanda sull'Asimina o Banano del Nord, il motivo per il quale i frutti allegati sono caduti, è dovuto al fatto che l'impollinazione manuale non è efficace, a causa della perdita di vitalità del polline quando viene prelevato e poi portato nella parte maschile.
Per avere una buona impollinazione è necessario piantare impollinatori femminili, soprattutto vicino alle piante che fanno i frutti, di modo che il polline possa spostarsi liberamente e non subire traumi che lo portino a perdere vitalità.
Per qualsiasi altra domanda sono a disposizione.
Grazie
Dott. Fabio Di Gioia
Agronomo esperto in Recupero varietà vegetali antiche