Olivo
Famiglia: Oleaceae
Olea
L'olivo ha caratteristiche anatomiche e fisiologiche molto diverse dalle altre piante da frutto.
Da secoli è considerato un simbolo augurale di pace e prosperità, una fonte di ricchezza alimentare utilizzato per i più diversi impieghi.
Ancora oggi ha un importanza fondamentale nella nostra vita. La sua essenza è in grado di esaltare i sapori e di essere usato anche per la cosmesi.
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OLIVO: tutto su coltivazione e cura
Descrizione generale dell'olivo
L'olivo, comunemente chiamato anche ulivo, è un albero da frutto originario del Vicino Oriente, diffuso fin dall'antichità per le straordinarie proprietà dei suoi frutti. Dalle olive si ricava l'olio, un prodotto d'eccellenza di cui l'Italia è uno dei principali Paesi esportatori. Meno utilizzate sono le olive per fini alimentari. L'olivo è una pianta resistente, capace di vivere per secoli, a volte millenni e nel nostro Paese la sua coltivazione è diffusa soprattutto al sud e sulle isole, favorita dal clima.
Caratteristiche generali
Il fogliame dell'Olivo è persistente, stretto, grigio verde sopra, argentato sotto.
Resiste bene alla siccità e ai venti forti ma teme l'umidità. Altezza: 6 a 8 m. Diametro: 5 m. Forma arrotondata. Crescita lenta. Resiste a -6°/-8°C.
Le varietà più diffuse
Le cultivar di olivo sono tantissime. Solo nel nostro Paese se ne contano quasi 550, che rappresentano ben il 42% di tutto il patrimonio mondiale. Tuttavia, è necessario precisare che l'attività produttiva si basa principalmente su 50 specie, che sono le più diffuse. La varietà più diffusa nel nostro territorio, così come in tutto il mondo, è la frantoio, il cui olio è di ottima qualità. Altrettanto eccellente è la cultivar leccino, diffusa principalmente nel centro Italia. Le cultivar da olio si caratterizzano per l'abbondante presenza di lipidi e per frutti di piccole dimensioni.
L'esposizione dell'olivo
L'olivo è una pianta mediterranea, quindi richiede una buona esposizione al sole. Questa pianta ama l'irradiazione solare ma teme il gelo, quindi va posizionate possibilmente al riparo dai venti freddi, soprattutto quello che provengono da nord. Si rende necessaria un'esposizione ottimale alla luce naturale ed è per questo motivo che per l'ulivo si utilizza l'espressione "esposizione in pieno sole". In caso contrario, la pianta mostra fogliame poco sviluppato e fioritura più bassa rispetto alla media della cultivar.
Fioritura dell'olivo
La fioritura dell'olivo è uno dei passaggi più delicati per la pianta, che richiede maggiori attenzioni. Il mese della fioritura è solitamente Maggio, perché le condizioni climatiche sono quelle giuste affinché avvenga l'impollinazione e l'allegagione. Parlando per ideali, affinché la pianta fiorisca correttamente è necessario che venga esposta a temperature diurne comprese tra 20 e 25 gradi e non deve ricevere abbondante pioggia, specialmente quando i fiori hanno già cominciato ad aprirsi. Una scarsa fioritura determina una scarsa produzione.
Concimazione e irrigazione
La concimazione dell'olivo dovrebbe essere effettuata a marzo. L'iter prevede l'utilizzo di circa 45kg di solfato d'ammonio, perfosfato e solfato di potassio ogni metro quadrato di piantagione. Ovviamente, non si limita a questo ma è necessario procedere alla messa in terra del letame nel periodo autunnale, insieme a una eventuale pacciamatura, nella misura di circa 3kg per ogni metro quadrato. La dispersione del letame va effettuata non prima di aver accuratamente lavorato e preparato il terreno. Attenzione agli eccessi.
L'irrigazione per le piante di olivo è molto particolare. Infatti, richiedono particolari attenzioni esclusivamente nel periodo iniziale della loro vita. Successivamente non hanno necessità di essere irrigate con regolarità, tranne che nel periodo della fioritura e allegagione. Un terreno troppo secco può portare a malformazioni nelle gemme, riduzione dell'infioratura e assenza di stami. Questo può verificarsi anche se la carenza è di breve durata, pertanto è fondamentale monitorare costantemente l'impianto idrico.
Potatura dell'olivo
Per la potatura dell'olivo, è necessario distinguere tra gli ulivi che crescono a terra e quelli che crescono in vaso. I primi dovrebbero essere potati ad anni alterni, preferendo il periodo invernale in modo tale da favorire il passaggio dei raggi del sole anche nei giorni meno luminosi. Alcuni coltivatori potano le piante durante il periodo di raccolta. Gli ulivi in vaso vengono potati principalmente per questioni estetiche e di mantenimento delle dimensioni.
Malattie più comuni
L'olivo è una pianta soggetta ad attacchi di batteri e funghi, che alterano la normale fisionomia della pianta. Il Ciclonio è una delle malattie più frequenti causate dal fungo. Colpisce le foglie ma non risparmia frutti e fiori e l'intervento è di tipo chimico. La lebbra delle olive è una delle più temute, perché colpisce i frutti nel periodo autunnale alle prime piogge e porta al totale inutilizzo delle olive colpite. La malattia può essere prevenuta con un trattamento chimico.
Particolarità dell'olivo
Gli alberi di olivo sono molto resistenti, grazie alla loro capacità di adattamento, sono in grado di vivere diversi secoli, spesso decine. Ci sono nel mondo, e anche in Italia, delle piante straordinarie. L'ulivo di Borgagne ha circa 1400 anni e il diametro del suo fusto è di 14 metri. Ancor più antico è l'ulivo di Palombara Sabina, nel Lazio, la cui età stimata è di circa 3000 anni. In Sardegna, a Luras, sopravvive invece un ulivo di circa 4000 anni. In realtà è un olivastro, la cui altezza supera i 5 metri.
Temperatura ideale per la coltivazione
L'olivo ama le temperature miti o, possibilmente, calde. In generale sopravvive benissimo anche alle alte temperature, come dimostrano gli uliveti rigogliosi nel sud del nostro Paese, ma quel che teme maggiormente sono soprattutto gli sbalzi. Un passaggio improvviso dal caldo al freddo (e viceversa) può compromettere la fioritura. L'ulivo inizia a soffrire quando le temperature scendono al di sotto dei -8° gradi. In inverno vive bene nelle aree in cui la temperatura media oscilla tra i 10 e i 12 gradi, condizione ideale per il loro benessere.
Rinvaso dell'olivo
Il rinvaso dell'olivo, soprattutto quando questo vive in località con clima rigido, dovrebbe essere fatto alla fine del periodo invernale. Diversa è la situazione degli ulivi che vivono nel sud del Paese, dove quest'operazione, che causa comunque uno stress alla pianta, può essere compiuta sia nel pieno periodo invernale che in quello estivo, senza particolari differenze. In rinvaso è necessario ogni 4 anni circa, perché la crescita della pianta non è molto rapida.
Substrato più adatto
Sono ultimamente diffusi substrati alternativi per la coltivazione dell'olivo, che non prevedono la presenza della torba. Quelli con chabasite, infatti, si sono dimostrati migliori per la germinazione e la crescita delle piante.
Come propagare l'olivo
La propagazione delle piante di olivo avviene per innesto o per talea. Sono entrambi frutto del lavoro vivaistico e la talea è una tecnica più recente e capace di dare risultati più soddisfacenti. Il limite della talea è che non è adatto a tutte le cultivar, perché alcune, anche se stimolate, non sono in grado di produrre radici adeguate.
Speriamo che grazie a queste informazioni il vostro olivo possa crescere in salute e rigoglioso.