Babaco
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Descrizione:
Il Babaco è una pianta originaria dell'America del Sud. Viene coltivata in piccola misura in Italia. Pianta erbacea, con crescita rapida.
I frutti sono simili alla papaya allungata di colore giallo oro a maturazione. Di grosse dimensioni ha un sapore che ricorda l'ananas e la fragola. Può essere consumato in macedonia, ma è ottimo anche come sorbetto. Anche la buccia è commestibile.
Caratteristiche principali del Babaco
Il Babaco necessita di un clima con temperature comprese tra i 6 e i 30 °C, piuttosto umidi e con precipitazioni frequenti. Sopporta anche temperature vicino allo 0 (anche se comportano dei gravi danni) ma non tollera le gelate. Il Babaco va piantato in primavera e lo si deve curare con abbondanti irrigazioni e con frequenti concimazioni. Già all’inizio dell’estate comincia la produzione dei suoi primi frutti, che crescono durante il periodo autunno-invernale.
Tipo di terreno - Babaco
Il terreno sul quale si vuole coltivare il Babaco deve essere asciutto, privo di ristagni idrici e deve essere preparato con un’attenta concimazione organica, possibilmente di letame maturo. Il Babaco, inoltre, è molto esigente in fosforo, motivo per cui la sua coltivazione deve avvenire in terreni calcarei.
Annaffiature del Babaco
Il Babaco necessita di abbondanti irrigazioni per tutto il ciclo produttivo facendo attenzione ai ristagni di acqua nel terreno e alla salinità dell’acqua di irrigazione.
Quando e come concimare il Babaco?
Per favorire la regolare crescita del Babaco, la produzione dei fiori e la fruttificazione, il terreno di coltivazione va arricchito con letame maturo prima dell’impianto. Successivamente si somministrano fertilizzanti ricchi in fosforo (P), potassio (K) e poveri in azoto in quanto i nitrati assorbiti dai frutti verrebbero ingeriti dai consumatori.
Potatura - Babaco
La potatura si effettua per contenere l’eccessiva crescita in altezza della pianta di Babaco e generalmente si accorciano i rami superano i 2 metri di altezza. Per rinnovare le piante che hanno prodotto frutti per tre anni consecutivi invece si interviene in maniera drastica tagliandole a circa 20 -30 cm dal terreno effettuando un taglio obliquo con un attrezzo specifico ben affilato e disinfettato. Quest’ultima potatura consentirà lo sviluppo del germoglio laterale che in pochissimo tempo darà vita ad una nuova pianta e a un nuovo ciclo produttivo.
Propagazione del Babaco
Le piante di Babaco, vengono propagate per talea o mediante la micropropagazione, una tecnica che viene realizzata in vitro su cellule vegetali e che permette di ottenere cloni geneticamente uguali.
Parassiti e malattie del Babaco
E’ una pianta sensibile a malattie fungine come:
- il marciume delle radici se il terreno di coltivazione è poco drenante;
- l’oidio o mal bianco una malattia che si manifesta con ammassi polverosi bianchi sulle foglie e che rallenta la fotosintesi;
- l’alternariosi.
Tra i parassiti animali invece il Babaco è soggetto agli attacchi da parte di afidi e ragnetto rosso.
Cure e trattamenti
Per contrastare i parassiti si consiglia di eseguire la la disinfestazione del terreno prima della messa a dimora della pianta mediante l’uso di prodotti chimici oppure ricorrendo alla pratica della solarizzazione in estate. Altre infestazioni possono essere contrastate con antiparassitari specifici come la poltiglia bordolese.
Cosa fare in inverno?
Nelle zone ventose l’albero del Babaco va protetto dai venti mediante barriere frangivento.
Per contenere lo sviluppo delle erbe infestanti, i parassiti del terreno ed evitare dispendi di acqua irrigua, è meglio effettuare la pacciamatura con del telo apposito.