Peperoncino Bhut Jolokia
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Nome Scientifico: Capsicum annuum
Descrizione:
Peperoncino bhut jolokia - Descrizione generale
Appartenente alla famiglia delle Solanacee, è una pianta annuale, se ben curata anche perenne.
Il bhut jolokia, chiamato Peperoncino Serpente era conosciuto anche con il nome di peperoncino velenoso o peperoncino re cobra.
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Il frutto ha una forma di corno e può arrivare alla lunghezza di 10 centimetri; il suo colore cambia durante il periodo di maturazione, passando dal verde, alle sfumature violacee fino a divenire di un rosso sgargiante. Il peperoncino in generale è una pianta originaria del continente americano, così come, per l'appunto, le altre piante della sua stessa famiglia, le melanzane, le patate ed i pomodori.
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L'introduzione nell'alimentazione del peperoncino in Europa si deve al secondo viaggio di Cristoforo Colombo, al cui rientro, ne portò con sè i primi esemplari. La particolarità di questo frutto è l'estrema piccantezza che, varia a seconda della tipologia del peperoncino e si misura con la scala di Scoville. Ciò che gli conferisce questa peculiarità è la capsaicina, un alcaloide che è contenuto nel frutto in percentuale diverse.
Le proprietà di questo frutto, però, non si fermano a quelle più evidenti al gusto; il peperoncino è ricco di principi attivi che possono essere utilizzati per svariati motivi. Intanto la stessa capsaicina è una sostanza in grado di stimolare il flusso sanguigno, ovvero è rubefacente e poi è può essere utilizzato in preparazioni per contrastare gli effetti dell'artrite e dei dolori muscolari. Non solo, sa abbassare il colesterolo, attiva il metabolismo, contribuendo a tenere il peso sotto controllo e combatte l'insorgere dei batteri. Per la sua piccantezza, però, un uso eccessivo può dare problemi di irritabilità all'apparato gastrico per cui è da limitare se si è soggetti a gastriti, ulcere e gastrointerite.
Non si sa che è anche ricco di vitamine delle famiglie A, B, C, E, K e di sali minerali, tra cui le percentuali maggiori sono da annoverarsi per il calcio, il potassio ed il rame. Al suo interno anche lecitina, bioflavonoidi e carotenoidi. Si potrebbe fare letteramente una scorta di vitamina C: in 100 grammi di peperoncini ci sono oltre 200 grammi di vitamina C. L'unico problema è che non se ne può di sicuro mangiare in grande quantità, per ovvi motivi.
Come per ogni frutto, verdura e spezia, le vitamine si possono acquisire soprattutto quando sono fresche, perchè essendo sostanze volatili, la loro concentrazione diminuisce drasticamente quando i frutti vengono essiccati. Per cui anche il peperoncino Naga viper andrebbe consumato direttamente preso dalla pianta, senza le preparazioni necessarie per poterlo macinare.
I peperoncini hanno colori, dimensione e forme diverse, a seconda della tipologia: ne esistono più di tremila specie.
Si può passare dal frutto dal più acceso rosso fino ad arrivare al giallo, passando per l'arancione. Poi ne esistono oblunghi, tozzi e di varie misure.
Peperoncino bhut jolokia: particolarità
Si annovera una vittoria di questo peperoncino per ciò che concerne il grado di piccantezza, in quanto nel 2007, il Guinness dei primati gli ha rilasciato la qualifica di più piccante in assoluto, oltre 400 volte di più del Tabasco classico. Per cinque anni è stato invincibile, fino al 2013, quando lo ha surclassato il Trinidad Moruga Scorpion.
Gli è stato attribuito il soprannome "Ghost" perchè se viene ingoiato è in grado di "far uscire l'anima".
Visto il grado di piccantezza, viene utilizzato nella produzioni di spray in dotazione alle forze dell'ordine e come repellente per gli animali. Addirittura si sono compiuti studi militari per realizzare delle granate che hanno lo scopo di far uscire allo scoperto i soldati asserragliati in zone impervie, perchè colpiti dalla sostanza urticante.
Esposizione del peperoncino bhut jolokia
Il peperoncino è una pianta che ama il sole, per cui è necessario scegliere posizioni soleggiate nell'orto oppure nel balcone, ma evitando il troppo caldo.
Substrato del peperoncino bhut jolokia
Predilige terreni leggeri, ricchi di azoto il quale contribuisce a rendere il sapore più piccante.
Concimazione del peperoncino bhut jolokia
Se si vuole intervenire con l'uso di concimi o fertilizzanti, quelli specifici sono i migliori perchè aumentano la qualità del ph del terreno e facilitano la crescita di una pianta più vigorosa e produttiva.
In vaso sarebbe opportuno prepare un buon terriccio. La concimanzione può effettuarsi anche in diluizione nell'acqua, una volta a settimana, utilizzando concimi liquidi oppure granulare a lenta cessione.
Irrigazione del peperoncino bhut jolokia
La pianta vuole molta acqua, ma come sempre, soffre i ristagni che sono da evitarsi, per cui è necessario ricordarsi di annaffiarla frequentemente, ma senza esagerare.
Malattie del peperoncino bhut jolokia
Possono essere attaccati da molti acari, dalle coccinelle, degli afidi, delle mosche bianche, le cimici, che sono soltanto alcuni dei possibili nemici della pianta. I sintomi si manifestano con la perdita di vigore della pianta stessa, la presenza di questi insetti e delle loro uova.
I trattamenti si possono effettuare, sia in maniera chimica che naturale, a seconda del caso, in momenti diversi dell'anno.
Se invece le foglie tendono ad accartocciarsi, il terriccio potrebbe essere troppo secco od eccessiva l'esposizione al sole, o più semplicemnte il troppo caldo, al contrario se le foglie diventano gialle potrebbero soffrire di scarsa esposizione solare.
Propagazione del peperoncino bhut jolokia
Coltivato in India, ora si può trovare ovunque in molte sue varietà, ma la fruttificazione è molto difficile. I semi si mettono a germinare a marzo, quando cominciano ad esserci i primi caldi, ma la temperatura non dovrebbe più scendere sotto i 20°C. Una volta germogliati devono stare in un posto dalla temperatura stabile, in vaso anche su un davanzale, purchè illuminati.
Quando raggiungono almeno i 20 centrimetri di altezza e le foglie hanno un verde brillante, si possono spostare in vasi più ampi, eventualmente da mettere in casa durante la notte.
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