Melone - Cucumis melo
Melone – Descrizione generale
Il melone (Cucumis melo) appartiene alla famiglia delle cucurbitaceae è una pianta rampicante annuale.
Prevalentemente il melone è originario dell’Africa, è oggi molto diffuso in tutto il mondo grazie ai suoi frutti rotondeggianti e commestibili, dolci e profumati dall'aspetto molto colorato.
È coltivato anche in Italia con una distesa di 23.000 ettari, oltre al campo, il melone viene coltivato in serra oppure in coltura semi-forzata.
Con il termine melone si indica sia il frutto che la pianta stessa, a seconda dei contesti in cui viene utilizzato.
Ha radici fibrose molto lunghe e articolate che possono estendersi nella terra anche oltre ai 150 cm; Il lungo fusto è ricco di peluria che serve per proteggere la pianta dai parassiti, grazie a questa peluria gli insetti faticano a penetrare nella polpa ad attaccarsi; ha foglie alterne, opposte ai cirri, lobate e cordate sulla base lunghe più di dieci centimetri anch'esse ricoperte da peluria.
Il frutto è composto da tre parti, all’esterno presenta una buccia molto spessa, dura, di diverse gradazioni di colore, mentre internamente presenta una morbida polpa dolce di color arancione e il fulcro del melone è composto da dei filamenti che uniti formano una ragnatela molto sottile che raggruppa i semini appiattiti.
Questi semi sono commestibili ed hanno molte proprietà benefiche per il nostro organismo in quanto sono molto ricchi di fibre, proteine, vitamine del gruppo E, magnesio, fosforo e potassio.
Melone invernale giallo - Cucumis melo
Melone invernale verde - Cucumis melo
Melone liscio - Cucumis melo
Melone retato - Cucumis melo
Particolarità del melone
I fiori del melone sono di colore giallo ed hanno 5 lobi e sono più delle volte unisessuali, cioè hanno sessi separati su due fiori ben distinti. Vengono portati dalla stessa pianta detta anche pianta monoica, mentre le piante dioiche portano sia i fiori maschili e femminili in due diverse piante. I fiori del melone compaiono prima quelli maschili tutti riuniti in 5 o 10 fascetti, mentre i fiori femminili sono appaiati o singoli e nascono su rami di terza generazione.
Anche se la fioritura dura tutta l’estate dal mese di maggio a settembre, solo il 10% diventa uno stupendo frutto.
La coltivazione del melone richiede all’incirca 120/160 giorni circa tra la semina e la raccolta. Una particolarità del melone è che quando è maturo si stacca da solo dalla pianta, per staccarlo definitivamente basta una torsione all’attacco del frutto alla pianta. Per capire se il melone ha raggiunto la maturazione è possibile verificarlo dal colore della buccia e dal profumo che emana dal punto in cui era attaccato alla pianta.
Il frutto è pronto per essere raccolto in piena estate.
Esposizione del melone
Il melone deve essere coltivato nelle stagioni calde e sicure dalle gelate, infatti le piante di melone amano i luoghi soleggiati, caldi con clima temperato.
Il periodo ideale per la semina è da novembre a febbraio in serra o letto caldo, per colture forzate; da febbraio ad aprile in serra per colture anticipate o da campo; da aprile a giugno in campo.
Oltre alla semina diretta il melone può essere seminato con semina diretta sia in semenzaio che a dimora oppure in coltura protetta in serra fredda o riscaldata per le produzioni fuori stagione.
Substrato ideale per il melone
Il melone va piantato in terreni fertili, ben drenati con PH leggermente acido, va annaffiato regolarmente senza che però l’acqua ristagni evitando di bagnare anche le foglie.
Il seme del melone va piantato su un terreno arato precedentemente con una profondità all’incirca di 40-50 cm, concimato con letame o del concime organico.
Essendo una pianta da rinnovo, sarebbe opportuno di non ripetere la coltura sullo stesso campo per annate successive senza aver sterilizzato il substrato prima della semina o del trapianto. Questo soprattutto nel caso delle colture protette.
Concimazione del melone
Come anticipato sopra il terreno per seminare il melone viene concimato con il letame, facilmente rintracciabile sul mercato e usato fin dall’antichità. Esso infatti è in grado di compiere un importante ruolo sulla fertilità del terreno, in mancanza del letame si possono impiegare fertilizzanti.
Irrigazione del melone
Durante il ciclo colturale del melone, esso ha bisogno di molta acqua, infatti ha bisogno di essere annaffiato subito dopo il trapianto e deve essere ripetuta più volte.
È opportuno interrompere l’irrigazione in corrispondenza della raccolta del melone, un eccesso di acqua non favorisce la concentrazione degli zuccheri nel frutto.
Malattie del melone
Anche se il melone presenta una scorza molto dura e a vista impenetrabile per gli insetti, può imbattersi nella Pseudoperonospora cubensis, un fungo che colpisce le foglie del melone e non solo. Il fungo si presenta sulle foglie sotto forma di macchie tipo macchia d’olio di varie dimensioni che estendendosi provocano il disseccamento dell’intera foglia.
Altri parassiti che possono aggredire la pianta del melone sono:
- Mal bianco, che provoca sulle foglie della pianta di melone macchie farinose, successivamente l’ingiallimento e necrosi della pianta.
- Tracheofusariosi: provoca l’ingiallimento di tutta la pianta del melone.
Propagazione del melone
Il sistema più diffuso della semina del melone è in campo in pien’aria, inoltre un altro sistema non trascurabile è la coltura in pacciamatura e semi forzata oltre a quella in serra.
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