Cipolla - Allium cepa
Cipolla - Descrizione generale
Appartiene alla famiglia delle Liliacee. E' una pianta biennale formata da foglie esterne che si ingrossano alla base, ma prevalentemente vive sotto terra. Un lungo stelo floreale dà luogo a fiori tra il bianco ed il giallastro.
In coltivazione il suo ciclo vitale viene interrotto dopo un anno per il consumo che è prettamente culinario, sebbene lo si utilizzi anche nella scienza e più particolarmente con rimedi di stampo popolare.
Ne esiste una varietà sterminata, solo per citarne alcune: la cipolla di Tropea, rossa, bianca borettana dell'Emilia, dolce, dorata di Voghera, bionda di Cureggio e Fontaneto nel Piemonte etc...
Cipolla bianca piatta - Allium cepa
Cipolla borretana - Allium cepa
Cipolla di Tropea lunga - Allium cepa
Cipolla di Tropea tonda - Allium cepa
Cipolla dorata - Allium cepa
Cipolla musona - Allium cepa
Cipolla rossa piatta - Allium cepa
Particolarità della cipolla
La storia della cipolla si perde nella notte dei tempi. Addirittura sono stati ritrovati resti di cipolla, in alcuni insediamenti dell'età del bronzo (5000 a. C.). Sebbene non si sappia se fossero il risultato di coltivazioni oppure di produzioni naturali, si suppone che la cipolla, in Egitto, sia entrata tra i prodotti agricoli circa duemila anni dopo. Addirittura si suppone che il porro, l'aglio, il ravanello e la cipolla fossero nei pasti quotidiani degli operai che costruirono le piramidi.
Nella cultura egizia fu considerata oggetto di culto che per il proprio aroma potesse ridare il respiro ai morti. Bulbi di cipolla sono stati trovati nelle orbite di Ramesse II. Nell'antica Grecia gli atleti ne mangiavano ingenti quantità; i gladiatori romani strusciavano le cipolle sui muscoli, per tonificarli. Nel Medioevo erano merci di scambio e si prescrivevano per mal di testa ed infertilità.
Ad Haiti fu portata da Cristoforo Colombo, in uno dei suoi viaggi, sebbene nel nord America, probabilmente fosse già conosciuta. La stessa Chicago, nella lingua dei nativi americani, si traduce con 'Campo di cipolle' o 'porro selvatico'.
Il caratteristico odore è dovuto ad una alta concentrazione di solfossidi e la lacrimazione che si verifica nell'affettare una cipolla è dovuta alla combinazione degli alchil con la allinasi che produce acidi solferici, ammoniaca e piruvato. Quando questi entrano in contatto con l'umore acquoso dell'occhio, si trasformano in acido solforico ed inducono alla lacrimazione. Pur tuttavia, le lacrime aumentano ancor di più questa reazione chimica ed invece di fermarla, la amplificano. Si possono utilizzare piccoli rimedi per evitare queste controindicazioni come per esempio affettare la cipolla sotto l'acqua corrente o lasciarla un po' a mollo in un contenitore, anche per stemperarne un po' l'effetto sull'alito.
Esposizione della cipolla
Considerata la varietà delle cipolle, non tutte hanno le stesse necessità, ma mediamente prediligono stare diverse ore al sole, ogni giorno.
Substrato ideale della cipolla
La cipolla necessita una terra morbida e ben drenante, l'importante che non sia secca, anche se non lavorata con eccessiva profondità. Ha bisogno di molti elementi nutritivi, ciò non è da trascurare perchè un terreno che ne è ricco aumenta sia la produttività delle piante, che la possibilità di una migliore conservabilità nel tempo.
Per le coltivazioni limitate, a carattere familiare, si può utilizzare un compost od un letame ben maturo. Se così non fosse, si potrebbe contribuire a far marcire i bulbi oppure ad esporli ad agenti patogeni. Nelle coltivazioni aziendali si preferisce concimare in maniera organica la coltura precedente a quella di immissione delle cipolle, dunque durante la rotazione delle colture.
I terreni argillosi possono favorire il ristagno dell'acqua per cui è bene preparare il terreno con arature che raggiungono una profondità compresa tra i cm 30/40. Si procederà poi con l'amminutamento del terreno al principio di agosto per le colture a ciclo estivo-autunnale ed a fine inverno per quelle primaverili-estive: questo se si procede con la semina. La messa a terra dei bulbi può, invece, tollerare meglio una zollosità maggiore della terra. Per piccoli appezzamenti può essere sufficiente una zappettature prima e dopo la semina.
Concimazione della cipolla
L'interramento di letame deve evvenire solo se questo è ben maturo, per evitare di favorire lo sviluppo di malattie fungine. Si può aggiungere dell'azoto, ma scegliendo correttamente il tempo per l'immissione nel terreno per non inficiare la produttività e conservabilità dei bulbi.
Una assenza o non sufficienza dello stesso, però, si traduce in piante più piccole con apici gialli. Anche il fosforo ed il potassio sono necessari, da somministrare nei 20 giorni prima della raccolta. I concimi ottimali per la pianta sono quelli che contengono zolfo, calcio, solfato di potassio.
Irrigazione della cipolla
Le radici della cipolla sono piuttosto limitate e ciò sottopone l'intera pianta a stress qualora l'acqua non sia sufficiente. Ciò detto, l'irrigazione deve essere frequente, ma di quantità ridotte perchè la possibilità che i bulbi marciscano è molto elevata. Si consiglia di procedere con un aumento della quantità di acqua dalle prime settimane alla fase dell'ingrossamento, per sospenderlo 25/30 giorni prima del raccolto o comunque se le foglie si adagiano sul terreno.
Malattie della cipolla
Uno dei maggiori problemi di questa coltivazione è la mosca della cipolla. Un sistema del tutto naturale è l'apposizione di carote a stretto contatto che fungono da repellenti per questi insetti.
Poi segue la peronospora, malattia funginea; è facile da riconoscere perché le foglie mutano colore e si ingrigiscono. Per evitare che il bulbo venga attaccato, si utilizza il rame, prima che questo marcisca compromettendo la pianta.
Propagazione della cipolla
I semi di cipolla si possono piantare nel terreno ad un solo centrimetro di profondità lasciando uno spazio tra pianta e pianta di cm 10.
Prima di raccogliere bisogna attendere non meno di 90 giorni fino ad un massimo di 120. Quando le piantine in un semenzaio raggiungono l'altezza di cm 15, si possono trapiantare e, generalmente, questo accade dopo più di un mese dalla semina. Laddove il clima sia mite, la cipolla si può coltivare anche durante il periodo invernale, sebbene sia da considerarsi propriamente primaverile. Se si sceglie di apporre i bulbi in inverno si possono piantare a novembre; per le raccolte estive a febbraio/marzo.