Bietola - Beta vulgaris
Descrizione generale della Bietola
Appartenenti alla famiglia delle Chenopodiaceae sia le bietole da costa che quelle da foglia, comunemente chiamate erbette, sono strettamente imparentate con le barbabietole, più conosciute per la produzione di zucchero.
In natura sono piante erbacee, di una molteplice varietà presente in molte zone temperate, con grandi foglie di un verde brillante, prevalentemente biennale anche se nella coltivazione nell'orto si preferisce la coltura annuale.
In quella di stampo industriale, quando si parla di barbabietole, si preferisce far ampliare le radici per l'estrazione dello zucchero e quindi si attendono pienamente i due anni dalla semina.
Le piante possono essere formate da uno o più fusti, che prima crescono eretti e poi si piegano sul terreno.
La bieta cresce anche spontaneamente ed è originaria dell'Europa meridionale. Mentre le foglie sono sempre verdi, varia il colore del gambo che va dal bianco, al giallo ed al rosso, a seconda del tipo di bietola. Il fusto erbaceo ha un colore verde molto intenso e le nervature delle foglie sono ampiamente sviluppate, ma tenere. Si possono mangiare, infatti, sia le foglie che il gambo.
Contenendo molte fibre, sali minerali, vitamine ed acido folico, è ampiamente utilizzata in cucina; anche il carotene è presente nelle foglie esterne che si raccolgono già molto piccole. Il colore verde può variare ed essere più o meno scuro: sarà più chiaro nelle piante più giovani ed in alcune varietà. La costa si presenta più larga alla base per assottigliarsi sempre più. Ci sono alcuni tipi di biete che presentano la costa con toni che vanno sempre più verso il rosso ed al viola. Hanno un gusto meno intenso, ma contengono molti antociani.
Le bietole a costa raggiungono un'altezza di cm 50; al contrario le erbette, sono piante di più modesta entità. Hanno un cardo centrale più sottile, che però ha il vantaggio di cuocere in minor tempo, così come le foglie e poi, tagliate, garantiscono un ricambio più rapido ed anche più duraturo nel tempo.
Bietola a costa bianca - Beta Vulgaris
Bietola a costa multicolore - Beta vulgaris
Bietola da orto piatta - Beta vulgaris
Bietola da orto tonda - Beta vulgaris
Bietola da taglio - Beta vulgaris
Particolarità della bietola
La bieta compare già nei testi del'antica Grecia e viene nominata da Teofrastoi τεῦτλον (tèutlon), nondimeno è citata nei testi da Plinio il Vecchio. Si coltivava molto anche nei monasteri, tracce se nen hanno dal secolo XV e poi si cominciò a fare uso della radici rosse delle barbabietole. Esistono moltre altre locuzioni per i diversi tipi di bietola, se ne ricordano alcune: bieta dalla costa argentata, Bionda di Lione, Bionda da taglio 'Triestina', verde liscia da taglio.
Esposizione della bietola
La bieta soffre il freddo per cui si adagia bene in zone dal clima temperato. E' opportuno seminare in primavera, laddove c'è il rischio di temperature ancora basse, quando si sia certi che siano ormai del tutto scongiurate le ultime nevicate, altrimenti il seme, di colore marrone, ha una maturazione troppo precoce ed il tempo dalla semina al raccolto sarà troppo rapido.
Ama un'esposizione in pieno sole, magari con un suolo fresco. Più accortezza necessitano, invece, le erbette. Lasciarle sotto un sole diretto per molte ore potrebbe metterle in sofferenza, è invece aspicabile cercare una zona calda, ma riparata che non sia troppo a lungo sotto la luce diretta.
Substrato ideale della bietola
Le radici delle bietole sono profonde e grosse per cui hanno bisogno di un terreno fortemente drenato ed arrichito di sostanza organica, nonchè piuttosto profondo, in cui, fondamentale, non siano presenti ristagni di acqua.
Concimazione della bietola
Un letame, anche non completamente maturo, è auspucabile. Quello che invece è da evitare, come per altre verdure a foglia, ad esempio gli spinaci, un eccesso di azoto, pericoloso per la salute.
Irrigazione della bietola
Soprattutto per carenza di precipitazioni naturali, da annaffiare, ma con parsimonia, senza mai eccedere e senza creare ristagni, utili alla formazioni di muffe e marciume.
Malattie della bietola
Uno dei rimedi per cercare di porre rimedio a cleono, nematodi e pulci di terra è la rotazione delle colture. Bisogna evitare la stessa posizione nell'orto per almeno due od addirittura tre anni. Può essere vittima di parassiti e malattie crittogame.
Propagazione della bietola
Sebbene in natura si presenti come pianta biennale, nell'orto si risemina ogni anno, a dimora, da marzo e per tutta l'estate. Viene considerata una coltura di rinnovo, cioè utile ad aprire l'inizio della rotazione.
Per avere un raccolto invernale, invece, si può pensare di seminare ad agosto in semenzario per poter trapiantare a settembre. E' necessario piantare a circa cm 3 di profondità e si potrà raccogliere, approssimativamente dopo 2/3 mesi.
In una piccola produzione familiare si possono recidere a poco a poco le foglie più esterne così la pianta ne ricaccerà delle altre e si avrà a disposizione più produzione. Le biete in foglia hanno uno sviluppo più rapido, ovvero nell'arco di tempo di 5 settimane dalla semina.
È consigliabile procedere con il taglio delle foglie che occorrono, lasciando intatto il cuore della pianta, con un coltellino o delle forbici, alla base delle stesse, preferibilmente al mattino, quando i tessuti sono densi di linfa. Ciò consente alla pianta una vita più lunga e sana.