Asparago - Asparagus officinalis
Asparago - Descrizione generale
L'asparago è una pianta erbacea perenne, con fusti eretti alti sino a 160 cm, molto ramificati. Fa parte della famiglia delle Liliaceae.
É una pianta rustica, abile a resistere a climi e temperature elevate, così come a climi freddi.
L'asparago cresce spontaneamente lungo le rive di fiumi o mari. Le sue zone di origine sono Spagna, Asia Minore e Area Mediterranea.
Asparago Bianco - Asparagus officinalis
Asparago verde - Asparagus officinalis
Particolarità dell'asparago
Negli Asparagi, ciò che crediamo foglie, in realtà sono cladodi. Le vere e proprie foglie sono piccole squame di forma triangolare che crescono lungo gli steli. L'asparago è una pianta dioica, ovvero i fiori maschili e femminili si formano su piante differenti; le piante femminili in estate producono anche frutti.
Asparago - Coltivazione e raccolta
La coltivazione dell'asparago va eseguita attraverso un'aiuola permanente.
Si sviluppa prevalentemente a livello poco profondo, e in terreni di varia natura. Gli asparagi necessitano di un terreno mediamente fertile, ben drenato e soffice. L'asparago oltre a essere coltivato nei campi è anche seminato in apposite serre, dette asparagiaie; ciò può essere realizzato in diversi modi:
- tramite la semina dell'asparago, in una terra ricca e friabile.
- Partendo dall'utilizzo dei polloni dell'asparago, detti turioni.
- O ancora attraverso i semi, utilizzati per la nuova coltivazione, che sono raccolti sui rami dove si sono sviluppati i turioni dell'asparagiaia, utilizzando solo quelli che si trovano all'interno delle bacche di maggiori dimensioni.
Se si vuole creare una nuova asparagiaia, si possono mettere a dimora le zampe, di almeno un anno di età, che si possono comprare nei vivai.
La raccolta degli asparagi normalmente ha inizio i primi mesi di Aprile e si protrae per i successivi 50-60 giorni. Passato questo periodo, è consigliabile interrompere la raccolta, per consentire alla pianta di sviluppare altri turioni.
Raccolta dell'asparago
La raccolta dei turioni è a scalare, e si esegue manualmente, recidendoli al di sotto del terreno. La prima raccolta viene effettuata dopo i primi tre anni di vita, per non indebolire la nuova asparagiaia, tra i mesi di maggio e giugno. La pianta si stabilizza verso il dodicesimo anno di vita, al seguito del quale si noterà un calo della sua produzione. All'incirca dopo quindici anni, l'asparagiaia conclude il suo ciclo di vita.
Concimazione e substrato dell'asparago
Il consiglio è di arricchire il terreno con letame maturo o composto, o in alternativa concime organico e sabbia, per poter permettere al terreno di essere bene areato. Questa operazione va effettuata in autunno o, al massimo, nell'inverno precedente la semina. Per terreni particolarmente poveri di calcio, si consiglia l'utilizzo di cenere di legna, che deve essere interrata.
La annuale concimazione dell'asparago va effettuata per metà prima della ripresa vegetativa, e per metà al termine della raccolta dei turioni, arricchendo il terreno con concime organico o concime granulare a lenta cessione.
Oltre a una buona concimazione, anche un buon substrato composto da terriccio di foglie ben decomposto e terra da giardino, aiuta gli asparagi a svilupparsi nel migliore dei modi. Quando le piante hanno raggiunto un buon sviluppo attorno al secondo-terzo anno, normalmente non necessitano più di irrigazione, beneficiando di un perenne substrato di pacciamatura che oltre ad ostacolare lo sviluppo delle erbacee infestanti, fornirà nutrimento e ridurrà la disidratazione del terreno.
Irrigazione e esposizione dell'asparago
L'asparago presenta un apparato radicale decisamente forte e robusto, perciò l'irrigazione viene fornita solo quando il terreno è ben asciutto, infatti gli asparagi sopportano bene la siccità e non amano terreni pesanti ed umidi; è comunque bene evitare di lasciare le piante a lungo senza annaffiature, cosa che potrebbe causare uno sviluppo di turioni eccessivamente coriacei. La loro crescita è favorita da climi temperati, contraddistinti da temperature miti in primavera con sole caldo a mezzogiorno.
Asparago - Malattie e parassiti
Nella coltivazione dell'asparago possono presentarsi dei problemi per la presenza di parassiti che danneggiano le piante, sia per l'insorgere di malattie fungine, dovute spesso alla coltivazione in ambienti e condizioni non adatte alla specie. Perciò è bene evitare ogni tipo di ristagno idrico, distanziando le piante per consentire una migliore ventilazione, evitare raccolte troppo prolungate che possono indebolire le piante, in caso di infestazione da funghi, ed eliminare quanto prima le parti intaccate, allontanandole e distruggendole, riducendo così al minimo il rischio di propagazione delle malattie.
Tra le principali malattie parassitarie dell'asparago, si conta sicuramente la ruggine. Si manifesta inizialmente sui turioni con macchie giallognole, e, in seguito, su tutta la pianta, mediante formazione di macchie rossastre purulente che provocano in poco tempo l'essicazione della parte aerea.
Anche le gelate tardive possono danneggiare i germogli: come rimedio a questo inconveniente, si può apportare una protezione provvisoria con paglia o foglie, oppure incalzare ulteriormente il filare.
Propagazione dell'asparago
La propagazione dell'asparago avviene per semina primaverile. Si ottengono migliori risultati se si semina in pieno campo, poiché è più facile mantenere le condizioni ideali di germogliazione rispetto alla semina in vaso, che richiede invece più attenzione nell'irrigazione.