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Anguria - Citrullus lanatus

Anguria - Descrizione generale dell'anguria 

Appartiene alla famiglia delle cucurbitaceae il cocomero o l'anguria od ancora il melone d'acqua. Oggi è piuttosto diffusa in tutto il mondo, ma le sue origini vanno ricercate nell'Africa tropicale e sebbene il suo habitat naturale siano i paesi della fascia tropicale, pùo crescere anche in quelli dalla temperatura calda.

Anche in Italia si coltiva il cocomero sia in coltura pacciamata, che semiforzata o in piena'aria. I suoi frutti colmi di una polpa rosa/rossa riempiono le tavole nel periodo estivo. E' una pianta annuale munita di viticci, che da uno stelo si ramifica lungo il terreno. E' possibile vedere le sue radici perchè oltre che nel terreno si sviluppano anche in superficie.

Dispone di ampie e grandi foglie verdi, con lembi lobati. Il frutto si compone di due parti: quella esterna, spessa, dura, liscia, verde di diverse gradazioni e striata, ovvero la buccia e quella interna, una polpa rossastra, in alcuni tipi gialla o bianca, densa di acqua e zuccherina, capace di riempiere la buccia nella sua interezza.

A dispetto delle sue dimensioni ( il suo peso può aggirararsi tra i kg 2 e i kg 15) i semi sono piccolissimi, neri e bianchi al suo interno. L'anguria ha diverse forme, sferica od allungata e ne esistono molte varietà.

Anguria lunga - Citrullus lanatus

Anguria lunga - Citrullus lanatus

Anguria mini - Citrullus lanatus

Anguria mini - Citrullus lanatus

Anguria rossa senza semi - Citrullus lanatus

Anguria rossa senza semi - Citrullus lanatus

Anguria tonda nera - Citrullus lanatus

Anguria tonda nera - Citrullus lanatus

Anguria tonda striata - Citrullus lanatus

Anguria tonda striata - Citrullus lanatus

Particolarità dell'anguria 

Di norma compaiono prima i fiori maschili, in numero maggiore agli altri e poi quelli femminili, almeno per la maggior parte delle angurie che vengono, per questo motivo, annoverate come monoiche. In altri casi, invece, le piante sono andromonoiche, ovvero presentano fiori maschili e fiori fertili ermafroditi.

Una volta avvenuta l'impollinazione, trascorrono mediamente 40-50 giorni prima che si raggiunga la maturazione dell'anguria
In alcuni paesi i semi appiattiti all'interno, che arrivano a costituire circa mg 35-100, vengono tostati, salati e consumati come usiamo fare noi con i semi di zucca (bruscolini).

Quando è possibile, si sollevano da terra i frutti che hanno raggiunto kg 1 di peso, frapponendo della paglia con il suolo e per dargli una forma più uniformente sferica si fanno ruotare ciclicamente in modo che crescano con minori imperfezioni geometriche.

Se ci si accontenta di cocomeri tra i gr. 500/700 si può pensare di coltivarli in vaso, per esempio scegliendo gli 'Sugar Baby'; si otterranno dei frutti nani, ma altrettanto buoni.

Esposizione dell'anguria

Provenendo da terre tropicali, l'anguria deve trovare una temperatura minima di 15°C per poter germinare, quindi non si ha altra scelta che piantare i semi nel periodo più avanzato della primavera, quando si è già tra aprile e maggio, il che darà la possibilità di raccogliere il frutto nel pieno dell' estate.

Per poter avere dei prodotti più precoci, bisogna procedere con delle colture forzate che si possono ottenere in campo con delle pacciamature del suolo con materiale plastico. Altre volte si possono anche creare dei tunnel sempre in film plastico. Tutto ciò serve a creare un ambiente più riscaldato a quello che sarebbe naturalmente, a dare alla pianta un supporto termico con temperatura più elevata e ciò consente di poter raccogliere i frutti con un po' di anticipo e poter godere di valutazioni economiche maggiori.

Substrato ideale dell'anguria 

Non è un frutto che possa essere piantato senza lavorare bene il terreno. Prima della semina sono richieste delle lavorazioni profonde della terra che dovrà essere prevalentemente argillosa. Sarebbe auspicabile non ripiantare nella stessa zona dell'orto prima di 4/5 anni per non incappare in un natuarale impoverimento del terreno.

Concimazione dell'anguria

Il letame costituisce una buona concimazione naturale per il cocomero. Altrimenti, se non fosse disponibile, bisogna aggiungere dell'azoto durante la semina e quando si comincia a vedere l'allungamento dei fusti.

Irrigazione dell'anguria

Piantando l'anguria in avanzata primavera e fruttificando in piena estate, non si può contare sempre e molto sulle precipitazioni, quindi occorre ricorrere all'irrigazione specialmente se la pianta è stata trapiantata e poi soprattutto quando comincia il passaggio dai fiori ai frutti

È invece opportuno ridurre l'irrigazione e sospenderla del tutto quando ci si avvicina alla raccolta dell'anguria, perchè un eccesso di acqua non favorirebbe la concentrazione degli zuccheri nei frutti. Se si è provveduto a pacciamare il terreno, l'irrigazione avverrà tramite delle ali sgocciolanti o manichette forate poste sul suolo prima di aver posizionato la copertura.

Malattie dell'anguria 

Mentre risulta essere raramente attaccato da insetti, l'anguria può invece essere vittima di alcune micosi tra cui l'antracnosi (Colletotrichum orbiculare) o la peronospora (Peronospora cubensis), il Pythium

Propagazione dell'anguria 

Si può procedere con la semina diretta in campo o travasando piantine già in essere, sia in pien'aria che utilizzando la coltura forzata. Si può scegliere anche di seminare alcuni semi vicini che poi verranno diradati in un secondo momento.

Le piante di cocomero tendono ad allargarsi molto, hanno un grande sviluppo che le porta ad occupare anche 2-3 metri per cui bisogna preventivare uno spazio sufficiente anche quando si parla di angurie nel film di plastica che andrà opportunamente tagliato. Quando compaiono le prime 4-5 foglie, si cima il tralcio così il numero di getti ascellari, che deve rimanere compreso tra i 3-4, aumenta di riflesso il numero dei frutti.

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