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Agretto - Salsola soda

Agretto - Descrizione generale

Della famiglia delle Chenopodiaceae, la Salsola soda è conosciuta anche con altri nomi: barba del Negus, riscolo, barba di frate, lischi, senape dei frati e più comunemente agretto.

È una pianta annuale, legnosa, dalle dimensioni molto ridotte che può, al massimo, raggiungere i 70 centrimetri di altezza. È una pianta alofita, e in quanto tale, richiede dei suoli ricchi di sale; cresce abitualmente nelle zone costiere ed è originaria del bacino del Mediterraneo. Questa pianta è disponibile sul mercato dal periodo primaverile

Agretto - Salsola soda

Agretto - Salsola soda

Agretto - Particolarità

L'agretto non ha soltanto un uso culinario. In passato veniva utilizzato come fonte primaria per ottenere la soda, ovvero il carbonato di sodio. Per averlo, il metodo principalre prevedeva la sua combustione e poi questa sostanza veniva estratta dalle ceneri.

In quanto pianta alofite, l'agretto rende innocuo il sodio che si trova nell'acqua marina, tendendo ad isolarlo direttamente nel liquido. Quindi a differenza di una pianta comune, che morirebbe se solo venisse innaffiata con acqua salata, non subisce nessuna aggressione da questo minerale. Per questa sua peculiarità, le industrie che necessitavano di carbonato di sodio per le loro produzioni manifatturiere, soprattuto in Spagna ed in Italia, incrementarono le coltivazioni di questa pianta.

La soda caustica presente nelle ceneri delle barbe dei frati bruciate corrisponde a circa il 30% del peso originario degli agretti. A Venezia c'erano vaste piantagioni, perché non necessitavano di fertilizzanti, potevano crescere anche sulle spiagge ed il carbonato di sodio prodotto veniva utilizzato nelle fornaci di Murano per le creazioni vetrarie ed in cristallo. Non solo. Anche per la produzione di altri prodotti era indispensabile la soda caustica, ovvero per i saponi,  per i detergenti e per la carta. Ricorrere alle piantagioni di agretto era, quindi, un modo economico, per nulla difficile e largamento diffuso, per l'approvvigionamento di questo minerale utile ad una variegata produzione.

L'utilizzo industriale di questa pianta, però, cessò verso il finire del XIX secolo, quando un chimico, Ernest Solvay, brevettò un sistema definito di 'Fabbricazione industriale' del carbonato di sodio derivante dal sale e dall'ammoniaca e così, le coltivazioni così fiorenti di un tempo, sparirono.

Rimasta nell'alimentazione un po' di nicchia, si usa mangiarla cruda, ma più semplicemente lessata con olio e limone o come accompagnamento in altri piatti e nelle diete ipocaloriche; è infatti fonte di vitamina A e C, nonchè di minerali come il fosforo ed il calcio, rimanendo piuttosto povera  di calorie. È indicata anche per i diabetici ed, essendo ricca di fibra, è utile a stimolare le fuzioni intestinali nonchè a svolgere una funzione lassativa.

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Esposizione dell'agretto

L'agretto chiede molto sole e molta luce diretta, per diverse ore al giorno, sia che si trovi in campo aperto od in un vaso, anche durante il periodo invernale. Crescendo diventa una pianta verde e cespugliosa.

Substrato ideale dell'agretto 

Per la sua natura intrinseca, questa pianta richiede dei terreni ricchissimi di sale. Non di rado si trova nelle zone costiere e neilidi sabbiosi

Concimazione dell'agretto

L'agretto si può piantare anche in un normale orto, meglio se arricchito da un compost casalingo. Non ricerca acqua in abbondanza e deve trovarsi in un terreno drenato, possibilmente non troppo saturo di sostanze e piuttosto soffice.

Irrigazione dell'agretto 

Sono piante piuttosto resistenti alla siccità, anche se non bisogna intendere che non richiedano annaffiature, almeno sporadiche. Si può dire che sovente sono sufficienti le precipitazioni atmosferiche a nutrirle, ma ovviamente va controllato il loro stato.

In caso di lungo periodo di assenza di piogge occorrerà preservarle da una sofferenza idrica, provvedendo con delle sporadiche annaffiature, senza che il terreno si inzuppi e che ristagni.

Malattie dell'agretto 

La barba di frate cresce anche in terreni poveri ed è piuttosto rustica. È resistente e robusta, proprio per il suo strato legnoso. Può considerarsi una pianta ideale per la coltivazione biologica perchè è molto resistente agli attacchi delle malettie e dei parassiti e quindi non necessita di particolari interventi.

Propagazione dell'agretto

Nei banchi del mercato di possono trovare gli agretti con le loro radici, ma non potremo mai sapere da quanto tempo si trovano lì e a che temperature sono state tenute; comunque si trovano in vendita come piantine germogliate già adatte per essere coltivate.

Il periodo migliore per la piantagione dell'agretto è quello autunnale. Lo sviluppo maggiore si ha in questo periodo e continua anche durante l'inverno ed a primavera inoltrata.

È necessario disporre le piante su file a distanza di circa cm 10 l'una dalle altre e tra le diverse file. Se invece si vuole procedere con la semina dell'agretto, si raccomanda il gettito di un grande quantitativo di semi per essere sicuri che attecchiranno. In questo caso si deve ricercare una semina piuttosto fitta che può limitarsi a pochi centimetri dalla superficie per sperare di avere molte nuove piante. Dopo circa 15/20 giorni si cominceranno a vedere i risultati. E' buona pratica mettere a bagno i semi, meglio se tre giorni prima della semina in campo che avverrà tra l'estate e l'autunno.

Approssimativamente dopo un mese si potranno cominciare la raccolta dell'agretto.
L'unica parte commestibile della salsola soda sono i germogli che vanno tagliati dalla parte legnosa sottostante.

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