Pistacia LENTISCUS (Lentisco)
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Nome Volgare: Lentisco
Descrizione:
Pistacia Lentiscus, conosciuto anche col nome di Lentisco, è una pianta per climi miti a portamento cespuglioso arrotondato e a fogliame persistente, composto da piccole foglioline ovali, di colore verde medio poi rosse d'inverno, lucide e coriacee.
Raggiunge un'altezza e un diametro che vanno da 3 a 4 m.
L'arbusto presenta una fioritura senza interesse, in Maggio Giugno, con piccoli fiori bruno verdastro con stami rossi, raggruppati a piccoli mazzi. Abbondanza di piccoli frutti rotondi, rosso intenso, quasi neri a maturità, dopo i fiori.
Pistacia Lentiscus è ideale da isolare o piantare nelle siepi libere e boschetti.
Nota: la linfa del Pistacia Lentiscus ricca di essenza profumata, è utilizzata in medicina e nell'industria.
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Lentisco - coltivazione
Il Lentisco necessita di posizioni soleggiate per svilupparsi al meglio. In genere può sopportare temperature vicine ai -10°C, anche se nelle regioni con inverni particolarmente rigidi è bene ripararlo con del tessuto non tessuto. Ama la luce diretta e il caldo.
Tipo di terreno: Lentisco
Il Lentisco predilige terreni ricchi, sciolti e ben drenati.
Irrigazione e concimazione del Lentisco
In genere non necessita di annaffiature, anche se nei mesi estivi, particolarmente caldi e siccitosi, potrebbe essere necessario annaffiare ogni 15-20 giorni. In primavera e in autunno interrare ai piedi della pianta del concime organico ben maturo.
Potatura - Lentisco
La potatura, se necessaria, consiste nel togliere il vecchio legno e accorciare leggermente l'estremità dei rami.
Lentisco: propagazione
La propagazione del Lentisco può avvenire in primavera tramite semima; e per talee semilegnose in primavera inoltrata.
Parassiti e malattie - Lentisco
L’oidio, gli acari e la cocciniglia possono attaccare talvolta la pianta, soprattutto se viene coltivata in zone poco ventilate. Viene colpito abitualmente anche da acari e da afidi.
Per una cura biologica e preventiva si può somministrare alla pianta una miscela di olio di neem e sapone molle da applicare direttamente sulla pianta attraverso l’uso di un comodo spruzzino.