Phillyrea ANGUSTIFOLIA
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Descrizione:
Phillyrea Angustifolia è una pianta mediterranea con portamento arrotondato, a vegetazione fitta con rami rigidi e a fogliame persistente verde opaco, con foglie strette da 4 a 6 cm.
Ha una crescita abbastanza lenta, soprattutto nei primi anni.
A Maggio, presenta una fioritura bianco giallastro, a mazzi lungo i rami. Dei frutti ovoidali, neri, da 4 a 6 mm., appaiono in autunno.
Phillyrea Angustifolia è ideale da piantare isolato, in gruppo, in siepi tagliate o non, nelle siepi libere e in associazione; anche in riva al mare.
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Phillyrea Angustifolia Coltivazione
La Phillyrea Angustifolia è una pianta che per svilupparsi al meglio e produrre fiori e bacche in abbondanza predilige l’esposizione in pieno sole per molte ore al giorno, al riparo dei venti freddi. E' consigliabile soprattutto nelle zone in cui le temperature minime invernali scendono a lungo al di sotto dello zero o le nevicate sono abbondanti, coltivarla in vaso, in modo da poterla spostare in un luogo riparato e non umido.
Phillyrea Angustifolia tipo di terreno e rinvaso
La Phillyrea Angustifolia è una pianta che si adatta a qualunque tipo di terreno anche quello calcareo, ma se si vuole ottenere un arbusto compatto e sopratutto rigoglioso il terreno deve essere sciolto, ricco di sostanze organiche e ben drenato se si vuole evitare il marciume della radice.
Il rinvaso va fatto in primavera, quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio e la pianta non ha più lo spazio necessario per la crescita. Si utilizza un contenitore nuovo, leggermente più grande e terriccio fresco e fertile.
Quando irrigare la Phillyrea Angustifolia?
Gli esemplari adulti vanno annaffiati con moderazione, lasciando asciugare il terreno tra un apporto idrico e l’altro, in generale si interviene ogni 15 giorni. Gli esemplari giovani invece richiedono frequenti e regolari irrigazioni. In Inverno le annaffiature vanno sospese o fatte solo sporadicamente se il terreno è completamente asciutto da più giorni.
Phillyrea Angustifolia: concimazione
La crescita della pianta può essere accelerato mediante la somministrazione di un fertilizzante ternario a lento rilascio ricco di azoto, potassio e fosforo. Nel periodo della fioritura è consigliato, ogni 15-20 giorni procedere con una somministrazione con un concime per piante fiorite.
Potatura - Phillyrea Angustifolia
Per ottenere folti cespugli, e dare forma alla chioma le piante di Phillyrea Angustifolia vanno cimate durante la fase vegetativa. A fine inverno si potano i rami secchi e quelli danneggiati dal freddo. La potatura va fatta ogni anno, dopo la fioritura e non deve essere drastica.
Propagazione della Phillyrea Angustifolia
La pianta si propaga per seme, per talea apicale in primavera o per talea semilegnosa in autunno.
Moltiplicazione per seme
La semina si effettua in autunno da settembre ad ottobre in cassone protetto contenente un terriccio specifico mantenuto costantemente umido fino alla comparsa dei germogli.
Propagazione per talea
Si prelevano talee lunghe 15 -20 cm, utilizzando cesoie ben affilate e disinfettate. Le talee vanno trattate con una polvere rizogena o ormone radicante; successivamente si interrano per circa la metà della loro lunghezza in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Si mantiene il substrato leggermente umido per tutto il tempo necessario alla radicazione. A radicazione avvenuta, le nuove piantine vanno trasferite in vasi singoli e solo quando saranno abbastanza forti e sviluppate potranno essere messe a dimora definitiva.
Parassiti e malattie - Phillyrea Angustifolia
E’ una pianta rustica resistente agli attacchi dei comuni parassiti animali come afidi e cocciniglie. Tra le malattie fungine invece è molto sensibile al marciume delle radici.
Cosa fare in inverno?
La Phillyrea Angustifolia richiede riparo dal gelo e dal freddo con una pacciamatura basale di paglia. Nelle zone con inverni molto rigidi, molto umidi e troppo ventosi, la chioma può essere protetta con teli traspiranti. Per evitare il marciume dell’apparato radicale bisogna evitare i ristagni idrici anche e nel caso della coltivazione in vaso è opportuno svuotare il sottovaso.