Callistemon Viminalis
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Descrizione:
Appartenente alla famiglia delle Mirtaceee ed originaria dell'Australia, è una pianta sempreverde di media grandezza, che può raggiungere e superare i 2 metri di altezza.
I fusti sono piuttosto ramificati e rigidi di un colore scuro mentre le foglie sono di dimensioni molto ridotte lanceolate e verde scuro fino al nascere delle nuove, in primavera, che invece sono piuttosto rossastre. In piena primavera sbocciano dei piccoli fiori, in forme di pannocchie che possono essere di varia colorazione, dal bianco alla porpora, dal giallo al verde. È una piante estremamente decorativa che si può scegliere di avere anche come singolo albero nel giardino.
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Le varietà del Callistemon
Esistono circa 25 specie di questa pianta ed in Italia ne sono coltivate due: la Callistemon linearis e la Callistemon viminalis che hanno caratteristiche simili e fioriture diverse.
L'esposizione del Callistemon
La posizione ideale per questa pianta è in una parte soleggiata del giardino, anche se non disdegna zone più ombreggiate, soprattutto nelle zone più meridionali dove le temperature non sono mai troppo basse. Nelle posizioni ben assolate crescono più rapidamente e produrranno più fioriture.
La fioritura del Callistemon
Sono piante piuttosto resistenti che non richiedono cure particolari e siccome hanno fioriture molto abbandondanti, sono scelte spesso per il fatto di essere così decorative.
I momenti per poterlo vedere nel pieno della sua fioritura corrispondono alla primavera inoltrata e al principio dell'estate. Si vengono a sviluppare delle infiorescenze a forma di spiga che raggiungono circa 10 centimetri di lunghezza. Il colore predominante del fiore è il rosso che si conclude con una punta di giallo.
La concimazione del Callistemon
Si può scegliere di utilizzare un concime a lento rilascio da somministrare una volta ogni 20 giorni circa dalla primavera fino all'estate per rendere più vigorose sia le foglie che i fiori, oppure si può agire sul terreno somministrando un concime a base di azoto e potassio da distribuire mediante le innaffiature, approssimativamente sempre ogni 20 giorni circa.
Irrigazione del Callistemon
Per non incorrere in un eccesso di acqua sarà necessario controllare che tra un irrigazione e l'altra il terreno sia asciutto. Per ciò che riguarda le piante in vaso si può procedere con delle innaffiature ogni due e addirittura tre settimane. Nel giardino bisogna effettuare delle innaffiature abbondanti, monitorando lo stato del terreno. Da evitarsi sempre i ristagni per il rischio di marciume radicale. Potrebbe considerarsi sufficiente l'acqua piovana.
La potatura del Callistemon
Le potature vanno effettuate dopo la fioritura; in pieno campo, generalmente in autunno quando la pianta ha dato il meglio di sè durante la primavera e l'estate. Vanno eliminati con delle cesoie ben disinfettate i rami troppo lunghi e quelli più interni.
Per quelle in vaso si può effettuare una potatura contenitiva, viste le dimensioni più relative.
Si recidono, comunque, i rami che hanno già fiorito, togliendo tutte le infiorescenze svanite. Tutte operazioni da svolgere con cesoie affilate e ben pulite (con alcool denaturato o con fiamma) per evitare di far soffrire la pianta e causare infezioni.
Le malattie del Callistemon
Il problema principale può essere dovuto al ristagno idrico, più raramente sono piante attaccate dalla fumaggine e dagli afidi. Può essere vittima degli acari e della cocciniglia nochè del phytium. Per cercare di controllare lo stato della pianta è sempre bene eliminare i rami secchi ed effettuare dei trattamenti preventivi antiparassitari a base di neem.
La particolarità del Callistemon
L'etimologia della pianta è di origine greca, infatti i suoi fiori prendono il nome da 'kalos', ovvero bello e 'stemon', cioè stami. Invece la parola viminalis viene dal latino ed ha proprio il significato di ramoscello flessibile o vimini che ne ricorda la flessibilità dei rami. Pensando al callsitemon linearis, infatti, vengono in mente le foglie dalla forma stretta e quindi piuttosto lineare, anche piuttosto rigide e spesse dal colore dalle diverse tonalità di verde a seconda della specie.
La temperatura del Calistemon
È una pianta che può stare bene anche al freddo e per il fatto di tollerare molto anche la salsedine, può proliferare nelle zone costiere senza risentirne, infatti seppur originaria nel nuovissimo continente, si è ben adattata alle nostre coste.
Tollera fino ad una temperatura al di sopra dei 5-6 gradi, caratteristica valida per entrambe le specie più diffuse nella penisola italiana. Laddove si rischia di raggiungere temperature che la pianta non potrebbe sopportare, è bene cercare di preservarla in luoghi lontano dalle correnti oppure coltivarla in dimore riparate nei mesi più freddi dell'anno. Non sopporta le gelate intense mentre sopportano piuttosto bene il caldo
Il rinvaso del Callistemon
Sebbene possa raggiungere altezze di rilievo in campo aperto, nel vaso lo sviluppo è più limitato ed è necessario, quindi è da prevedere un rinvaso con una cadenza ciclica di 2/ 3 anni con relativo arricchimento del terreno.
Il substrato del Callistemon
Nelle zone settentrionali è preferibile coltivare il callistemon in terreni piuttosto drenanti e composti da terriccio acido, ghiaia e sabbia. Nelle zone meridionali si può preferire un terreno più argilloso ed ancoara più drenato.
La propagazione del Callistemon
Questa pianta si presta alla coltivazione in campo ed in vaso. Il periodo migliore per la coltivazione è quello primaverile compreso tra aprile e maggio. Per la messa a dimora in terra occorre preparare delle buche ad una profondità compresa tra i 30/40 centimetri che possano contenere pienamente i panetti con le radici. Nella parte sottostante le stesse si può inserire del materiale organico prima di inserire la pianta.