Tamarix (Tamerice)
Famiglia: Tamaricaceae
Nome Volgare: Tamerice
Tamarix RAMOSISSIMA
Tamarix TETRANDRA
La Tamerice è una pianta sempreverde, ornamentale per il giardino e non solo. La Tamarix con le sue circa 60 specie è presente in molte cultivar italiane.
La tamerice, caratteristiche principali.
Le Tamerix, conosciuta anche come Tamerici è una pianta ornamentale sempreverde, una decorazione ideale per giardini, viali alberati e terrazzi.
Appartiene alla famiglia delle Tamaricacae, è coltivata oltre che in India e Cina anche in Europa Meridionale. Molto diffusa in Italia come arbusto ornamentale, dove è nota come cipressina, tamarisco e scopa marina.
La Tamarix si presenta come un piccolo albero dal tronco eretto, la corteccia e i rami hanno un colore cinerino, la chioma dal colore verde scuro è irregolare con foglioline squamose. Ha proprietà terapeutiche,infatti dalla corteccia si estraggono sostanze tanniche.
Le varietà più coltivate della Tamerice
Esistono circa 50 specie di Tamarice, ma solo alcune sono le più coltivate, come la Tamarix parviflora, Tamarix tetrandra, Tamarix ramosissima, Tamarix gallica.
In Italia vi sono moltissime cultivar per questo genere di pianta che soddisfano tutte le richieste e qualsiasi esigenza, anche grazie agli esperti floricoltori che sono stati capaci di coltivare la tamerice, adattandola ai nostri climi.
Tamarix parviflora
Con fioritura rosa chiaro, fine maggio e con un portamento cespuglioso o piangente.
Tamarix ramosissima
Tra le più diffuse in Italia, fiorisce a fine giugno. I fiori hanno un colore che va dal bianco al rosa salmone. La coltivazione si adatta ai suoli poveri.
Tamarix tetranda
Con fiori rosa chiaro, fiorisce da giugno a settembre e sui rami dell'anno precedente.
Tamarix gallica (Tamerice gallica)
La specie più presente sul nostro territorio: la sua fioritura è caratterizzata da lunghi grappoli rosa e va da giugno ad agosto con un aspetto piumoso e leggero. Adatta per terreni salini.
Utilizzo ideale delle Tamarix
La Tamarice e alcune sue specie sono piante ornamentali che si adattano ad essere piantate in diversi terreni, anche non ricchi, e sopportano i climi più svariati.
Ideale per viali, giardini, siepi frangivento nelle zone ventose di mare, persino come alberature stradali o per il contenimento delle dighe.
Attualmente alcune specie vengono coltivate anche per vasi da terrazzi e verande.
La Tamerix chinensis e ramosissima vengono utilizzate come tamerice bonsai.
Le Tamerici coltivate in giardino sono molto resistenti al gelo, sopportano temperature al di sotto dello zero (addirittura a meno 20°).
Quando potare gli arbusti di Tamerice
Queste genere di pianta non necessita di regolari potature. La Tamerice va potata solo se si vuole un arbusto più compatto, regolare e pulito o che si sviluppi in altezza.
Per mantenerla vitale e favorire una splendida fioritura bisogna potare, in primavera dopo il gelo invernale, i rami esausti e ricordarsi che alcune specie fioriscono sui rami vecchi che non vanno eliminati.
Moltiplicazione delle Tamerici
La moltiplicazione delle Tamerici avviene, per lo più, naturalmente con auto disseminazione, grazie ai semi portati dal vento.
I nostri floricoltori seminano in primavera, non appena si schiudono i frutti e prelevano, in autunno, le talee.
Gli apici delle talee lunghe circa 30 cm vengono messi in vasi in cui è presente una composta di sabbia, torba e pertile.
Un altro tipo di moltiplicazione è quella di mettere le talee direttamente nel terreno.
La radicazione avviene velocemente e una volta spuntati i germogli si può passare all'accestimento dell'esemplare. E' preferibile, farlo in autunno, per dare alla specie di Tamerice la possibilità di adattarsi alla nuova collocazione.
Per gli esemplari da vaso, le talee possono essere invasate in primavere, un poco prima del mese di aprile.
Quali parassiti colpiscono l'arbusto di Tamerice?
Sono alberi autonomi e molto resistenti, raramente attaccati dagli insetti. Unica vera minaccia è il parassita dei rodilegno che scava lunghe e profonde gallerie nei tronchi dell'arbusto.
Un'altra, ma rara, minaccia è rappressentata dalla Metcalfa, un omottero che si nutre della linfa della pianta producendo un fungo appiccicoso che si attacca alla Tamerice.
Se il clima è molto umido la pianta potrebbe soffrire del mal bianco o oidio.
Hanno radici molto resistenti, quindi anche se attaccati da insetti, la chioma ricresce velocemente.
Coltivazione delle Tamarix: quali accorgimenti?
Questi arbusti preferiscono zone soleggiate, almeno una esposizione al sole per cinque ore giornaliere. Questo favorisce la crescita della pianta, anche se tollera bene una lieve ombra.
Non necessitano di annaffiature regolari ed eccessive, sopportano anche lunghi periodi di siccità. Non hanno bisogno di concimazione, ma si può aggiungere, una volta all'anno, se il terreno è povero, un concime granulare a lenta cessione. Crescono bene anche in terreni ricchi di calcare.
Curiosità sulla pianta di Tamarice
Secondo un'antica leggenda, le Tamerici coltivate in Egitto producono una linfa chiamata manna, che nutrì il popolo Ebreo durante la fuga.
La Tamarice per la sua bellezza selvatica, in passato, è stata musa ispiratrice per molti poeti.
Citata da Omero nell'Iliade, da Virgilio nelle sue Bucoliche e addirittura Pascoli intitolò una sua raccolta di poesie: Myricae che tradotto significa Tamerice.
Inoltre sono da menzionare le sue proprietà mediche/ terapeutiche usate soprattutto nella fitoterapia.
Non per ultimo, viene spesso ricercata nei vivai come Tamerice Rosa per via del colore dei suoi fiori.