Clerodendrum TRICHOTOMUM
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Descrizione:
Clerodendrum Trichotomum è a fogliame caduco ovale, ampio e fortemente nervato.
Può raggiungere un'altezza di 3 m e un diametro di 2 m.
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Nei giardini spogli d’inverno, spesso privi di colori perché le piante hanno perso fiori e foglie, si possono benissimo collocare piccoli o medi arbusti in grado di portare sfumature a volte anche brillanti ed inconsuete di colore; è il caso del Clerodendrum trichotomum. Questo arbusto o piccolo albero, originario del Giappone e della Cina orientale, appartiene alla famiglia delle Verbenacee, ad un genere di circa 400 specie, spontanee di Africa e Asia.
Le specie rampicanti sono generalmente delicate e nelle zone ad inverni freddi devono essere coltivate in serra; le specie come C. bungei e trichotomum possono essere piantate all’aperto in quasi tutta Italia, in posizioni riparate. In particolare il Clerodendrum trichotomum, nelle condizioni ideali di coltivazione, può raggiungere il metro e mezzo di altezza e i quattro di diametro, avendo una crescita abbastanza lenta e un portamento espanso; le foglie di questo arbusto sono ovali o ellittiche, grandi, leggermente pelose sulla pagina inferiore; i fiori, profumati, hanno un colore bianco rosato e sono a forma di stella, riuniti in pannocchie larghe 15-25 centimetri. La fioritura avviene in tarda estate, a fine agosto-settembre, e successivamente i fiori si trasformano in bacche blu-turchese, che sono circondate dai calici persistenti, che sono di colore rosso scuro, creando così un contrasto cromatico molto decorativo e gradevole; le bacche persistono sulla pianta a lungo, durante l’autunno e l’inverno. La varietà Clerodendrum trichotomum “fargesii” ha le foglie prive della peluria sulla pagina inferiore, il calice verde e le bacche più chiare e generalmente più numerose rispetto alla specie tipica.
Il Clerodendrum è un arbusto che ama terreni fertili e ben drenati, non soggetti a ristagni idrici; necessita di posizioni riparate ma sopporta abbastanza bene il freddo, purché al riparo da venti gelidi invernali, e ama luoghi soleggiati o in mezz’ombra.
La moltiplicazione del Clerodendrum può avvenire per polloni radicali prelevati in marzo o ottobre, piantati poi in vaso e messi a dimora nell’autunno o nella primavera successivi; in agosto-settembre si possono inoltre prelevare talee di circa 15 cm dai germogli laterali, preferibilmente con una porzione del ramo portante, e piantarle in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in vaso; le talee radicate si trapiantano in vaso nella primavera successiva, e si coltivano per uno-due anni, prima di metterle a dimora definitivamente. Questo arbusto non necessita di potature regolari; in marzo-aprile si tagliano gli apici dei rami che siano stati eventualmente danneggiati dal freddo invernale; in caso di esemplari diventati troppo grandi questi possono essere potati a fondo, tagliando i rami a circa trenta centimetri dalla base, in aprile.