Bambù a grande vegetazione (da 5 a 10 m)
Legenda Icone
Fogliame Persistente | |
Fogliame Caduco | |
Fogliame Semi persistente | |
Esposizione soleggiata | |
Esposizione a mezz'ombra | |
Esposizione in ombra | |
Adatto ai climi miti | |
Sensibile al freddo | |
Pianta poco diffusa | |
Varietà brevettata |
Descrizione:
In questa categoria di Bambù a grande vegetazione è presente il gruppo dei Phyllostachys.
Le specie di Bambu più diffuse sono: Phyllostachys nigra (altezza: 3 a 5 m) a fusti verdi con le piante giovani diventando nere a partire del 3° anno e Phyllostachys aurea (altezza: 3 a 8 m) molto resistente alle intemperie e alla siccità, i fusti sono giallo dorato.
Le varietà a grande vegetazione sono utilizzate soprattutto per formare delle barriere.
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La diffusione del bambù gigante si allaga dalla Cina al Sud Est Asiatico, India, Madagascar, Africa Centrale, Stati dell' America del Nord e di quella Meridionale. Solo in Cina ci sono 7 milioni di ettari di bambuseti, un’ estensione pari ad un quarto dell’Italia ed un indotto di centinaia di milioni di euro.
Bambù gigante: semina e caratteristiche di coltivazione
E qui può venire una riflessione, anche se non l’unica, sull’oscurantismo che fino a ieri ha accompagnato il bambù gigante: che interesse può suscitare una pianta che si semina ogni cento anni e non richiede l’utilizzo di diserbanti ed antiparassitari?
C’è voluto non un agronomo od un docente d’agraria, ma un albergatore di Cattolica con buon fiuto per gli affari, per portare alla ribalta il bambù gigante ed avviare, in Italia, un piano industriale imperniato su questa affascinante e redditizia coltivazione.
Naturalmente come tutte le coltivazioni, anche il bambù ha le sue problematiche: và fatta un’attenta analisi dei terreni ove impiantare, seguendo le regole agronomiche tipiche dei bambuseti industriali che purtroppo pochi conoscono.