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Acero: le principali caratteristiche e le varietà più diffuse di questo albero latifoglie

Acero: le principali caratteristiche e le varietà più diffuse di questo albero latifoglie

Sotto il nome di ‘Acero’ si individuano oltre 200 specie di alberi, originari dell’Europa, dell’America del Nord, del Giappone, della Corea e della Cina.

Gli aceri sono piante latifoglie: le loro foglie, larghe e sottili, presentano generalmente 5 punte (ma se ne trovano anche in numero minore o maggiore).  L’estremità acuminata delle sue foglie è valso a quest’albero il nome ‘acero’, che in latino significa proprio ‘appuntito’. Gli aceri producono, come frutti, delle samare. Questi alberi, perfetti anche come alberi da giardino, possono raggiungere fino ai 30 metri. Gli aceri preferiscono le pianure, le colline e le zone submontane, poiché il clima temperato è particolarmente adatto alla loro costituzione.

Gli aceri sono consigliati come piante ornamentali: snelli e alti, i loro rami, presenti da circa metà tronco in su, si allargano in una cupola elegante. Le loro foglie assumono colori vividi e sfumature diverse a ogni stagione dell’anno, dal verde brillante dell’estate, ai gialli e ai rossi intensi dell’autunno. Il loro portamento e la bellezza del fogliame fanno sì che siano tra gli alberi preferiti per decorare il proprio giardino. Gli aceri preferiscono ambienti leggermente umidi, piuttosto che secchi, e terreni ben drenati e non calcarei. Vanno messi a dimora in una posizione che consenta loro di essere riparati da raggi troppo intensi d’estate e da venti insistenti. In genere però, si tratta di alberi resistenti al freddo e alle avversità climatiche.

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L’Acero e gli alberi latifoglie

L’acero, come molti alberi utilizzati a scopo ornamentale, come alberi da giardino, appartiene al genere latifoglie.
Alle specie latifoglie appartengono diversi tipi di alberi, anche molto diversi tra loro: possono esserci piante legnose, ad arbusto, erbacee, o piante arboree. Questi alberi prosperano, in genere, in climi temperati, di pianura o collinari. Le piante latifoglie vengono così dette perché le loro foglie sono estese e a lamina espansa.

Da una varietà di acero, chiamato acero nero, viene estratta la linfa, particolarmente zuccherina, che viene poi impiegata per la produzione del dolcificante naturale meno calorico, ovvero lo sciroppo d'acero.

Gli alberi latifoglie presentano una varietà grandissima di forme nel loro fogliame.
Il fogliame, come per l’acero, è in genere caduco: col sopraggiungere della stagione autunnale, le foglie vengono man mano a cadere, senza che segua un ricambio, fino alla primavera successiva. Esistono, tuttavia, specie latifoglie che presentano fogliame persistente.
Gli alberi latifoglie hanno un tronco tondo, che sviluppa rami solo a partire da una data altezza e non dalla base. L’apparato fogliare si espande orizzontalmente, creando una chioma rotonda e fitta. Si tratta di alberi che possono conoscere una forte crescita verticale, fino a raggiungere anche i 30 metri e oltre, in età matura. Tutte caratteristiche queste riscontrabili anche nell’abero di acero.

L’Acero Rosso

L'Acero Rosso è un albero alto (la sua altezza può variare dagli 11 ai 35 metri) e slanciato, dotato di un magnifico fogliame rosso. Le sue foglie sono bifacciali, e cadono durante i mesi invernali. Tra marzo e aprile quest’albero ha il suo periodo di fioritura e presenta fiori rossi di circa un centimetro di grandezza. Ma è in autunno che l’acero rosso mostra il suo colore più famoso: prima di cadere, infatti, il suo fogliame assume un intenso colore rosso. Vi sono diverse specie di acero rosso: Acer Negundo, Acer Palmatum, Acer Platanoides, Acer Pseudoplatanus, Acer Saccharinum.

L’acero rosso richiede diverse ore di esposizione alla luce diretta del sole. È una pianta robusta, resistente alle gelate come al caldo intenso dei Paesi mediterranei, e queste caratteristiche lo rendono facilmente impiegabile come albero da giardino. Il terreno deve essere sciolto e ben drenato.

In genere, le radici e le rovesciate forniscono tutta l’acqua di cui hanno bisogno; è necessario solo provvedere ad annaffiarli mensilmente in profondità. Gli aceri più giovani, avendo un apparato radicale ancora poco sviluppato, hanno bisogno di maggiori innaffiature.
Si può favorire la crescita dell’acero rosso con concime organico una volta l’anno e con ammendanti di sali una volta ogni tre anni. L’acero può dover essere potato a scopo contenitivo o estetico, o per favorire la crescita dei rami più forti e aiutare la luce del sole a penetrare. La potatura deve essere eseguita almeno una volta all’anno.

L’Acero Palmato o Acero Giapponese

L’Acero Palmato è una specie d’acero che ha le sue origini in Cina, in Corea e in Giappone, ed ha grande diffusione nell’Asia; è perciò anche detto Acero Giapponese. Si tratta di aceri di piccole dimensioni (in genere, non superano i 5 metri). Hanno foglie decidue e palmate, molto appuntite, con cinque lobi. Il loro colore è un verde intenso.
Ne esistono decine di varietà, che si distinguono soprattutto per la diversa colorazione del fogliame, che va dal verde, al rosso, allo striato; le foglie possono cambiare colore diverse volte prima di cadere durante i mesi invernali. Questo li rende alberi da giardino particolarmente apprezzati.
Gli arbusti di acero possono svilupparsi in senso verticale, oppure avere un’andatura ricadente; il loro fogliame può essere compatto e denso, oppure più diradato. Le foglie possono essere anche a 7 punte, con margine dentellato o seghettato.
Gli aceri palmati, proprio per la loro grande varietà, possono essere contivati tanto nei climi europei che in quelli più nordici. In genere, gli aceri palmati amano il sottobosco e l’ombra, piuttosto che essere esposti al sole; il clima perfetto è un ambiente umido, con un substrato leggermente acido e terreno non eccessivamente ricco.
A fine inverno si può provvedere con una concimazione con concime granulare, a cessione lenta. Sensibili alla siccità, gli aceri palmati devono essere innaffiati quando il terreno è secco o se l’albero è esposto al sole. Durante l’inverno, le piogge sono sufficienti.

Si tratta di alberi resistenti al freddo. L’acero è caratterizzato da un lento sviluppo e questo fa sì che non si rendano necessarie potature periodiche, se non per interventi di pulizia.

Le altre risposte dell'esperto su ACERO:

Guarda come coltivare l'acero!

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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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