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Come è fatto un seme delle piante da frutto?

Scopri come si compone un seme e quali sono le sue caratteristiche

Come è fatto un seme delle piante da frutto?

Dal punto di vista morfologico e anatomico, un seme si compone di tre parti:

  1. L'embrione
  2. Il tessuto di riserva
  3. Gli organi di protezione

L'embrione, rappresenta la piccola pianta in miniatura all'interno del seme, che si forma a seguito del processo di fecondazione tra il gamete maschile e quello femminile.

Il tessuto di riserva, è costituito dall'endosperma (o albume) e dai cotiledoni. L'endosperma inizialmente si presenta di consistenza liquida, per poi assumere una certa consistenza solida con la maturazione del seme. Vengono chiamati semi albuminosi, quei semi dove si verifica l'evoluzione completa dell'endosperma, vengono chiamati invece semi exalbuminosi, quando la funzione di riserva viene assunta quasi esclusivamente dai cotiledoni che invadono la cavità interna del seme.

I cotiledoni, sono invece delle piccole foglioline embrionali che hanno la funzione di fornire le sostanze nutritive necessarie a favorire il processo di germinazione del seme.

Il tessuto di riserva, è ricco di tutti quei principi nutrizionali utili per nutrire il seme tra cui: carboidrati, composti azotati (amminoacidi, proteine ecc.), lipidi e fitormoni il cui contenuto è variabile a seconda dello stato fisiologico dell'embrione.

Gli organi di protezione sono costituiti essenzialmente dal tegumento esterno che in alcune specie è di consistenza cuoiosa e di un certo spessore (es. melo, pero), mentre in altre è costituito da una sottile pellicola che avvolge la parte interna; questo avviene particolarmente nei semi (es. pesco, susino, ciliegio ecc.) dove alla formazione di un involucro legnoso (nocciolo), partecipa anche la parte interna del seme allo scopo di formare di una struttura che assicuri un'elevata resistenza meccanica e anche un elevato grado di permeabilità.

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Questo articolo è stato scritto da Fabio_DiGioia

Fabio_DiGioia

Fabio Di Gioia è nato a Montelupo Fiorentino nel febbraio del 1980, da una famiglia caratterizzata da una lunga e radicata tradizione contadina. Esperto di recupero e valorizzazione delle varietà vegetali antiche.

Dal 2010 a oggi organizza corsi e seminari sulle buone pratiche di conservazione e coltivazione delle varietà antiche vegetali sia in ambito erbaceo e orticolo che arboreo e frutticolo.

Lo scopo principale del suo lavoro è quello principalmente di recuperare le varietà locali e poterle reinserire in un contesto agricolo e produttivo, verso tutti coloro come le aziende agricole credono sempre di più nelle potenzialità di questo settore.

Blog: fabio13280 - fabio13280.wordpress.com