Graminacee ornamentali: come riconoscerle e sfruttarle al meglio
In questo articolo vi parlerò di graminacee ornamentali e di come riconoscerle ed utilizzarle con efficacia nei vostri spazi verdi.
In una visione estesa, alquanto condivisibile, ciascuna specie vegetale può assumere un valore ornamentale, quando introdotta e valorizzata in un determinato contesto, nel momento in cui la sua presenza genera emozioni. Questo fatto non dovrebbe stupire, specialmente se consideriamo che molte specie tra le piante ornamentali da noi più conosciute, soprattutto tra le piante verdi da interno, nei paesi di origine, assumano tutt'altro carattere, che va dall'essere un'importante componente della flora locale fino a rappresentare fastidiosissime infestanti.
Le medesime piante, poste in un contesto diverso, assumono un pregio ornamentale tangibile, magari per il forte richiamo dovuto all'esoticità. Lo stesso succede con le piante della nostra flora, in particolare di quella mediterranea. Un mirto, un corbezzolo oppure una ginestra, quali componenti importanti della macchia mediterranea, collocati convenientemente in un giardino, richiamano subito l'idea ed i profumi del mare. Lo stesso succede per i fiori di campo.
Ecco che allora iniziano a farsi comprendere le ragioni dell'impiego delle graminacee ornamentali negli spazi verdi. In realtà, come vedremo in seguito, questo gruppo di piante ha molto di più per farsi apprezzare.
Storicamente le graminacee hanno sempre trovato posto nei giardini orientali (giapponesi su tutti). In Europa presero campo nel giardino inglese di epoca vittoriana ed in tutte le declinazioni più naturaliformi dei giardini all'inglese. Seguì poi un lungo periodo di oblio fino ad arrivare agli anni '70 del secolo scorso durante il quale alcuni “pioneri” soprattutto statunitensi iniziarono la riscoperta di queste piante per i giardini.
È verso la fine degli anni '80 che le graminacee ornamentali si riaffacciano prepotentemente sulla scena grazie anche ad un intenso lavoro di selezione e miglioramento genetico, che ha portato all'ottenimento di varietà veramente spettacolari.
Da allora questo lavoro non si è più interrotto ed ogni anno porta con sé numerose nuove varietà e nuove proposte. Si passa allora dalle specie selvatiche addomesticate a nuove varietà con fogliame variegato, piuttosto che infiorescenze assai vistose oppure piante di taglia nana che ben si inseriscono in piccoli spazi.
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