Pompe e filtri per laghetti: quali scegliere
Le pompe
Un giardino acquatico rappresenta un ambiente chiuso. Affinché tutti gli organismi viventi, piante e animali, possano sopravvivere e tutte le funzioni biologiche possano avvenire occorre apportare continuamente ossigeno, fonte della vita. Le piante ossigenanti, come l’Elodea o il Cerathophyllum, sono in grado di svolgere questo compito, ma non sempre sono sufficienti e a volte non possono essere introdotte a causa della presenza di pesci erbivori come le carpe Koi. Inoltre, durante le estati molto calde, come quella di quest’anno, l’apporto supplementare d’ossigeno può risolvere molti problemi causati dal surriscaldamento eccessivo dell’acqua del nostro laghetto. Per raggiungere questo scopo è necessario ricorrere all’uso delle pompe centrifughe. Movimentando l’acqua, assicurano una regolare e costante ossigenazione, indispensabile al buon equilibrio della vasca e alla salute delle piante e dei pesci. Per ossigenarsi, l’acqua deve venire in contatto con l’aria. Il modo più semplice è creare uno zampillo che si sviluppa al disopra della superficie del laghetto. Ma anche una cascata o una fontana servono ad originare turbolenza e quindi ad arricchire l’acqua d’ossigeno. Nello stesso tempo la pompa può essere utilizzata per alimentare un sistema di filtrazione biologica. Qualunque sia la scelta, essa funziona in circuito chiuso. Non c’è nessun apporto d’acqua supplementare e quindi nessun allacciamento alla rete idrica è necessario per mantenere l’ecosistema che abbiamo creato.
QUALE POMPA SCEGLIERE?
La scelta della pompa deve essere fatta in funzione della sua portata. La prevalenza, cioè l’altezza massima che il getto d’acqua può raggiungere, deve essere presa in considerazione solo se dobbiamo alimentare cascate e fontane. Tutte le pompe sono attrezzate per alimentare uno zampillo d’acqua. Per alimentare una fontana, bisogna tenere conto dell’altezza d’uscita del getto (distanza verticale tra la superficie dell’acqua della vasca ed il punto alto della fontana) e questa distanza va misurata. Per una cascata, il calcolo è più complesso. Dobbiamo tenere conto dell’altezza e della larghezza della cascata da alimentare. A titolo d’esempio, per una cascata di 25 cm di larghezza con 1,2 m di dislivello (distanza verticale tra la superficie dell’acqua della vasca ed il punto più alto della cascata), occorre una portata di 5000L/h. Siamo sicuri, allora, di avere una lamina d’acqua omogenea dall’uscita della cascata alla superficie dell’acqua. Se abbiamo installato un filtro, tutta l’acqua della vasca deve transitare almeno cinque volte per giorno. Bisogna tenere presente che un filtro riduce la portata della pompa del 30% circa. Se la nostra vasca contiene 20000 litri, sarà necessaria una pompa che abbia una portata di 6500L/h. Se volessimo alimentare un filtro e uno zampillo o una cascata, la pompa deve essere capace fornire acqua a tutti questi accessori. La sua portata dovrà essere uguale alla somma delle portate necessarie ha ciascuno di essi. La regolazione tra essi può essere fatta con rubinetti più o meno aperti in dotazione con il set di accessori. Ad ogni modo, non conviene mai risparmiare sulla potenza della pompa. Così nel caso della vasca di 20000 litri, con una cascata di 25cm. alta 1.2m ed un filtro la pompa dovrà avere una portata di 11500 L/h, ottenuta dalla somma di 5000L/h +6500L/h.
COME INSTALLARE UNA POMPA CENTRIFUGA SOMMERSA
Una pompa sommersa è stata costruita per funzionare sotto l’acqua ininterrottamente. In nessun caso deve essere fatta funzionare fuori dell’acqua, pena la rottura della stessa. La pompa deve essere posta su una base stabile, in pietra o in cemento, oppure su supporti specifici forniti dalle ditte stesse. Non deve mai essere appoggiata direttamente sul fondo del laghetto. Il motivo è semplice: si sporcherebbe prematuramente a causa dei sedimenti che si depositano al fondo. Può essere inserita in un recipiente riempito con dei grossi ciottoli che fungono da prefiltro. Sistemiamola in un punto del laghetto facilmente accessibile. Prima dell’inverno, se il laghetto ha una profondità inferiore ai 50 cm., la pompa va estratta e alloggiata in un secchio pieno d’acqua per evitare che le guarnizioni si secchino. Una pompa installata ad una profondità superiore ai 50 cm, può essere lasciata nel laghetto per tutto l’inverno. Per garantire un rimescolamento totale dell’acqua del laghetto la pompa deve essere posta dalla parte opposta della cascata. Per raccordarla a quest’ultima, utilizziamo un tubo corrugato di grosso diametro per limitare le perdite di portata. (La diminuzione della pressione è tanto più importante quanto più piccolo è il tubo di mandata).
NON TUTTE LE POMPE SONO UGUALI
Sono di due tipi le pompe disponibili in commercio. Il primo, a nocciolo magnetico, presenta una girante che ruota sul suo asse tramite un albero di acciaio o di ceramica. Riprende il principio delle pompe per acquari. Possiede buone prestazioni e consumo ridotto. Con questo rotore, le impurità contenute nell’acqua finiscono per sporcare la girante. Il rotore si smonta, però, facilmente per la pulizia. È consigliabile utilizzare un prefiltro prima del corpo della pompa per evitare di sporcarlo troppo. Più frequentemente si pulirà più a lungo la pompa rimane efficiente. Questo tipo di pompa è adatto alle piccole vasche perché la portata non supera, generalmente, i 3500L/h. Il secondo utilizza un motore asincrono che trascina un rotore, un disco con le pale. Silenziosa, non ha bisogno di manutenzione, ma consuma di più della precedente. È indispensabile per alimentare un filtro biologico. In questo tipo di pompa le impurità sono trasportate fino al filtro dove sono eliminate. Un prefiltro a grosse maglie, per trattenere le impurità più grossolane è più che sufficiente e non necessita quasi di pulizia. Le prestazioni della pompa restano così costanti nel tempo. Per una scelta oculata chiedete sempre che rotore possiede la pompa che state acquistando.
MANUTENZIONE PERIODICA DELLE POMPE
La pulizia del prefiltro deve essere fatta più o meno frequentemente in funzione della qualità dell’acqua della vasca. Va semplicemente smontato e passato sotto acqua corrente. Le eventuali incrostazioni di calcare che si formano sulla girante possono essere sciolte immergendola per qualche ora nell’aceto. Di tanto in tanto i manicotti a cui sono collegati i giochi d’acqua devono essere puliti con uno scovolo. Le pompe da laghetto, concepite per lavorare sott’acqua, sono perfettamente ermetiche e molto sicure. Bisogna avere molta cura, però, nel collegamento elettrico. Può sembrare una raccomandazione superflua, ma è bene ricordarla: nessun raccordo deve essere realizzato sotto l’acqua. Tutte le connessioni fatte all’esterno devono avvenire all’interno di cassette elettriche stagne alla pioggia. Il cavo di alimentazione elettrica sarà sotterrato e inguainato affinché sia protetto dalla tosatrice e dai colpi di vanga inopportuni. Il collegamento a terra della linea elettrica è obbligatorio, così come l’uso di un salvavita.
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Questo articolo è stato scritto da Gianni_Ricci
Gianni Ricci, da sempre amante dell'acqua e di ciò che rappresenta per la vita di flora e fauna, ha dedicato la sua vita allo studio delle varietà di piante e animali acquatiche.
Il punto di forza della sua azienda agricola "Eta Beta", è proprio la produzione di piante acquatiche, tra cui ninfee, iris, acquatici e palustri, insieme alla collezione di fiori di loto e a tantissime altre piante, non solo di alto valore estetico, ma anche funzionali per l'ambiente naturale che le ospita; tantissime di quelle coltivate, infatti, hanno capacità depurative dell'acqua dalla presenza di sostanze inquinanti.
In mezzo a tutta questa vegetazione, trovano il loro abitat ideale tante specie animali, come pesci rossi, molluschi, rane e tartarughe.
Il vivaio di Gianni permette quindi una completa esperienza del mondo naturale, a contatto con piante ed animali che normalmente non si vedrebbero con così tanta facilità e da così vicino; per queste ragioni sono un patrimonio importante, da visitare per chi ne ha l'opportunità.
Az. Agricola Eta Beta
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