Piante grasse, caratteristiche e approfondimenti
Un pratico vademecum per prenderti cura di queste generose piante.
Le piante grasse, più propriamente dette succulenti, sono quel genere di vegetali in possesso di particolari tessuti grazie ai quali riescono ad immagazzinare elevate quantità di acqua, avendo così la possibilità di crescere in luoghi avversi.
Il liquido viene assorbito nei periodi di pioggia ed i tessuti succulenti, cioè le foglie, i fusti e le radici diventano carnose, ingrossandosi ed acquisendo una funzione di serbatoio.
La pianta può gestire il liquido conservato durante il periodo di siccità, assicurandosi la sopravvivenza in quelle zone dove la scarsità di acqua diviene il nemico principale da combattere.
I tessuti, detti parenchima acquifera, sono il segreto che consente a queste piante di abitare luoghi aridi, assieme alla capacità di produrre tricomi diminuendo la traspirazione e la perdita di acqua.
Altre caratteristiche particolari di questi vegetali sono la trasformazione in alcune varietà delle foglie in spine, assieme alla capacità del fusto di svolgere l’azione clorofilliana.
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Riassumendo le peculiarità di queste piante possiamo dire:
- Hanno tessuti che immagazzinano acqua che gestiscono nei periodi di siccità;
- Il fusto è spesso la parte della pianta che svolge l’azione di fotosintesi;
- Le foglie sono ridotte o persino assenti sostituite dalle spine;
- La loro crescita è colonnare, sferica oppure a cuscino affinché le funzioni principali di accumulo di acqua vengano garantite;
- Presentano cere, cutine e peli sulla superficie sicché la perdita di liquidi venga ridotta, attuando allo stesso tempo un’azione che garantisce la creazione di un micro habitat umido attorno.
Le piante grasse o succulenti sono vegetali che hanno modificato la propria struttura, a livello cellulare, permettendosi di sopravvivere in zone dove altre piante non potrebbero esistere. I luoghi aridi sono colonizzati e per questo la cura di queste piante deve avvenire, per ovvie ragioni, rispettando questi limiti ambientali.
Ambiente adatto alle piante grasse
I luoghi dove le piogge sono rare, caratterizzati da lunghi periodi di siccità, sono la patria ideale delle piante grasse o succulenti. Con elevata capacità di accumulo di acqua e ridottissima traspirazione, sono il tipo di vita che si trova quasi in tutti i continenti dove esistono zone desertiche, ma anche in luoghi come le foresta amazzoniche dov’è presente un’elevata umidità.
Tuttavia quelle terre con assenza totale di pioggia non sono state colonizzate, siccome l’azione principale di conservazione dell’acqua e successiva gestione della stessa non potrebbe avvenire. In Messico e California si possono trovare la varietà di piante succulenti più resistenti e grandi, capaci di immagazzinare grosse quantità di acqua usandole nei periodi di siccità che non sono, comunque, troppo lunghi. Inoltre queste piante possono sopportare temperature molto basse, siccome nelle zone desertiche durante la notte spesso si raggiungono gli 0°C.
Coltivazione delle piante grasse
Le piante succulenti non pretendono attenzioni come altri vegetali, questo non significa che possono venire trascurate, poiché servono alcune accortezze che consentano la loro sopravvivenza. Negli ambienti domestici può avvenire che la scarsità di luce, areazione e temperature sbagliate siano i fattori che comportano la loro morte; per questo servono precise cure allo scopo di permettergli di prosperare.
Il terreno, l’annaffiatura ed i vari trattamenti sono anche per questa tipologia di piante elementi fondamentali.
Il terreno ed il giardino adatti per le piante grasse
Come esaminato precedentemente, le piante succulenti vivono in luoghi ostici, il terreno di coltura deve rispettare i connotati essenziali che permettano alle radici di svolgere la loro funzione.
Il terreno dev’essere poroso e drenante l’acqua in eccesso, impedendo la stagnazione, evitando la marcitura delle radici, consentendogli di assorbire solamente il liquido che serve.
Un terreno di sabbia grossolana, con tritura di mattoncini e pietrisco è l’ideale; permette alle radici di non rimanere troppo a contatto con l’acqua.
Alcune tipologie di piante grasse devono venire coltivate in vasi di terracotta, con un terreno di coltivazione caratterizzato da ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, indispensabili per scongiurare la comparsa di marciume.
Serve che la pianta venga esposta a molta luce, abbia un’adeguata areazione e non venga sottoposta a temperature troppo basse. Solitamente tra i 4°C e 7°C è una delle condizioni indispensabili per consentire la sopravvivenza.
La coltivazione in giardino deve rispettare queste esigenze, per cui esporre queste piante ad un periodo prolungato di pioggia su un terreno che non drena i liquidi comporterà la marcitura e la morte.
Oltre a questo anche le zone dove le temperature sono basse per lunghi periodi sono controindicate per la coltivazione in giardino, tranne che non si disponga di una serra climatizzata. In abitazione serve mantenere queste condizioni; seppure spesso viene sconsigliata la coltivazione in casa, rispettando le esigenze della pianta, essa vivrà senza complicazioni.
Quando annaffiare le piante grasse
In abitazione la causa principale di morte delle piante succulenti è la troppa annaffiatura.
Ricordando che sono vegetali adattatisi a vivere in luoghi impervi caratterizzati dalla siccità, proprio l’acqua può divenire il motivo che le conduce ad appassire.
L’estate e la primavera sono i periodi ottimali di irrigazione, valutando sempre il potenziale idrico della pianta. Questo è il periodo di crescita, annaffiare ogni due settimane è la scelta adatta, andando a diminuire il quantitativo di acqua avvicinandosi all’inverno, oppure quando la temperatura circostante si aggira attorno ai 10°C. Per cui nel periodo invernale si può annaffiare una volta ogni tre settimane, ma nel caso di coltivazione in giardino, accade che alcuni tipi di piante succulenti non richiedano annaffiatura per tutto l’inverno.
La stessa pianta può comunicare l’esigenza di acqua, basta osservala con attenzione, valutando anche il terreno in cui è piantata. Evitando di innaffiare quando si è insicuri è la migliore soluzione per evitare la morte della pianta succulente.
Vasi e rinvasi delle piantine grasse
Il tipo di vaso migliore per la coltivazione delle piante grasse è quello di terracotta. Solitamente queste piante vengono vendute in vasi di plastica, quindi procedere velocemente al rinvaso in un recipiente adatto è già una delle prime cure da fare. Quando le radici non trovano più spazio nel vaso, di deve cambiare quest’ultimo.
Solitamente i periodi migliori sono la primavera e l’inverno. Nel caso di piante con fusto globoso e presenza di spine esistono guanti speciali, ma se non si possiedono, si può adoperare un foglio di giornale. Qualora le radici siano troppo lunghe, si può procedere a tagliarne le estremità; ma la prima annaffiatura nel vaso nuovo dovrà avvenire dopo qualche giorno.
Moltiplicazione delle piante grasse
I semi di queste piante sono solitamente di piccole dimensioni, poiché in natura sono animali come uccelli, minuti mammiferi o persino insetti a seminarli. Quando si pianta un seme, massima attenzione dev’essere consegnata al tipo di terriccio, ma anche la temperatura svolge un ruolo fondamentale. In commercio esistono piccole serre appositamente studiate per questo scopo. Alcune tipologie di piante succulenti presentono germogli che possono venire prelevati e piantanti in altri vasi.
Nel caso di moltiplicazione per talea, la si può effettuare su qualsiasi pianta grassa. Perché la talea attecchisca è obbligatorio attendere almeno due settimane, solamente dopo dovrà venire piantata nel terreno. Nel caso di innesto si uniscono due o più piante con lo scopo di ottenere una fusione delle parti. Il soggetto, cioè la pianta ricevente, è quella su cui si innesta la marza, cioè la parte della pianta donante.
Conclusioni sulla cura delle piante grasse
Le piante succulenti sono piante resistenti se sottoposte a condizioni che rispecchiano i luoghi originari in cui crescono. Controllare che ricevano molta luce, non abbiano troppa acqua, siano bene areate e non sottoposte a temperature basse consente a queste piante di sopravvivere anche negli appartamenti. Con piccole attenzioni e cure si possono avere piante succulenti floride ed esteticamente gradevoli.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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