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Una pianta rampicante colorata: il geranio edera

Una pianta rampicante colorata: il geranio edera

Il geranio edera, conosciuto dagli esperti del settore con il termine scientifico botanico Pelargonium haederifolium, o peltatum, è una particolare pianta a foglie pendenti. La lunghezza dei suoi rampicanti può superare due metri di altezza. Il nome "geranio edera" è stato adottato nel gergo comune per la somiglianza delle sue foglie a quelle dell'edera.

Come si presenta il geranio edera

Le foglie di questa particolare pianta rampicante si presentano carnose, grosse, ricce ai lati e lucide. I fiori invece possono essere semplici o doppi. I gerani edera a fiore semplice corrispondono alla categoria più resistente a tutti gli agenti atmosferici, soprattutto quelli uggiosi. Tra le varianti coloratissime dei fiori doppi di geranio edera, sicuramente le Bella donna rosa e i Boneta sono i più appariscenti.

Coltivazione geranio edera

Questa particolare pianta viene coltivata principalmente all'esterno, anche se qualcuno con attenzione e particolari cure riesce a piantarli in vasi tenendoli dentro casa.
AnnaffiatoioNel giardino si deve scegliere un pezzo di terreno argilloso ben drenato. La pianta va innaffiata una volta al giorno e necessita di acqua soprattutto durante il periodo di fioritura, periodo in cui si dovrà prestare molta attenzione a non farla marcire.

La temperatura ideale del geranio edera si aggira intorno ai 15°C. D'inverno, poiché la pianta mal sopporta le temperature rigide, si può portare il vaso al riparo per consentirgli di svernare.

Il geranio edera necessita di potassio che deve essere introdotto settimanalmente attraverso la concimazione. Nel caso in cui si vive in un ambiente con clima invernale mite, si può lasciare la pianta in balcone accanto ad un muro che la ripari dal vento.

Curare il geranio edera durante l'inverno

Durante l'inverno si deve prestare una particolare attenzione al geranio edera, dal momento che lo svernamento è una fase molto delicata

Per la salute della pianta si deve procedere a una potatura quasi totale, lasciando alla stessa una lunghezza di soltanto dieci centimetri. Si devono eliminare tutte le foglie e scrollare le radici per togliere tutta la terra in eccesso.
In seguito le piantine vanno piantate in vasi contenenti almeno 15 cm di terra inumidita per evitare che le foglie marciscano a causa di troppa acqua o secchino per troppa poca umidità. 

Come riprodurre i Gerani edera

GeranioDa una piantina unica di geranio edera o di gerani rampicanti se ne possono creare delle altre. L'operazione di moltiplicazione del geranio si può effettuare sia d'inverno sia d'estate.
Si devono selezionare i getti più robusti che andranno tagliati contando il terzo nodo, sopra l'apice. Una volta eseguita quest'operazione, si devono recidere le foglie posizionate più in basso.
A questo punto si può procedere riponendo quattro o cinque talee all'interno di piccoli vasi ricolmi di terra umida. Trascorsi quindici giorni, si dovranno trasferire in nuovi vasi tutte le piantine che nel frattempo avranno creato radici.

Patologie del Geranio edera

Sono diverse le malattie che può contrarre il geranio edera. Le principali possono essere causate da innaffiature sbagliate, agenti atmosferici avversi e parassiti delle piante.

Il principale danno causato ai rampicanti di geranio edera è costituito da innaffiature sbagliate.
Se l’acqua ricevuta è inferiore alle esigenze della pianta, il geranio presenterà foglie ingiallite e macchiate. Nel caso in cui l’acqua ricevuta è superiore ai bisogni, la pianta sarà infestata dai funghi dell’umidità con conseguente rammollimento del fusto. Nei casi più gravi il fusto marcirà. Un rimedio che si può adottare per curare la pianta dai funghi è sradicarli con rame e zolfo.

La pianta può essere attaccata dai parassiti come il Cacyreus Marcialli, un particolare tipo di farfalla che con la deposizione delle uova, svuota totalmente la pianta dall’interno. In questo caso si può tentare di salvare il geranio edera utilizzando insetticidi adatti a neutralizzare questi fastidiosissimi e pericolosissimi insetti provenienti dall’Africa meridionale.
L’operazione va ripetuta a cadenza regolare di 100 giorni, procedendo anche al taglio dei rami distrutti dalle larve.


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Questo articolo è stato scritto da Redazione

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