La portulaca, regina delle succulente. Guida alla coltivazione.
La Portulaca è una pianta succulenta, che proviene dall’America Meridionale e si trova in forma selvatica anche in alcune aree dell’America Settentrionale e dell’Australia.
In Italia questa pianta è annuale, mentre nei paesi dei quali essa è originaria, Brasile e Argentina in primo luogo, viene annoverata fra le piante perenni, in quanto il clima tropicale ne consente la sopravvivenza in tutte le stagioni.
Nel Sud d’Italia e nelle isole, la portulaca può sopravvivere anche per più di un anno, grazie all’assenza di gelate.
Se si desidera preservare le piante da un anno all’altro anche nel resto d’Italia, è consigliabile e oltremodo preferibile metterle al riparo in una serra riscaldata e ben illuminata durante il periodo di gelo invernale, oppure optare per talee a fine estate, per ottenere piante nuove la primavera successiva.
La portulaca presenta fusti di colore rossastro, dall’aspetto carnoso e ramificato.
Il fogliame ha un colore verde chiaro e le foglie sono di forma cilindrica, impreziosite ed ingentilite da un ciuffetto di peli dalla caratteristica e delicata colorazione bianca.
Questa succulenta è molto apprezzata per via dei fiori, che sbocciano da giugno sino ad ottobre e che possono assumere colori meravigliosi, fatta eccezione per il blu. Il portamento strisciante rende la portulaca una pianta ottima per essere utilizzata come tappezzante.
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Qual è l’esposizione ideale per la Portulaca
Questa succulenta ha bisogno di essere collocata in una zona ampiamente soleggiata per poter svilupparsi al meglio e generare così i bellissimi fiori che la rendono celebre. Da non dimenticare è che la portulaca ha paura delle basse temperature e, di norma, in concomitanza con l’approssimarsi del primo gelo autunnale, tende a morire velocemente fino a seccarsi del tutto.
La portulaca è una succulenta che ama il caldo ed il sole, in accordo con i climi tropicali e subtropicali da cui proviene. In genere non teme il caldo intenso e può essere messa a dimora o collocata anche in una zona semi-ombreggiata, purché il terreno sia secco.
Quando annaffiare la Portulaca
La portulaca ha bisogno di annaffiature contenute ma costanti, per permettere una fioritura abbondante e regolare. Le annaffiature devono essere continuative ed attente soprattutto quando il terreno appare asciutto, facendo però sempre attenzione che il substrato non si inzuppi d’acqua. Queste piante, infatti, tollerano con facilità la siccità, ma non sopportano l’eccesso d’acqua.
Quale terreno scegliere per mettere a dimora la Portulaca?
La portulaca predilige terreni sabbiosi e terricci con ottima traspirazione.
L’importante è che il terreno sia sempre ben drenato, perché una delle cause di insuccesso nella coltivazione di queste succulente è proprio l’eccessivo ristagno d’acqua provocato da irrigazioni troppo frequenti.
Come impiegare la portulaca in giardino
Le portulache possono essere impiegate nei giardini e negli angoli verdi in tanti modi differenti.
Innanzitutto sono delle fantastiche coprisuolo, ma la loro presenza è gradevole anche quando vengono usate per ravvivare e colorare bordure. Senza dubbio, la loro bellezza viene enfatizzata quando vengono inserite nell’ambito di un giardino roccioso, ad esempio, in abbinamento a sedum, sempervivum, geranium e piante aromatiche non troppo alte, come timo e menta. Ottimo l’effetto delle portulache come piante da terrazzo e balconata: in questo contesto possono tranquillamente rappresentare valide ed efficaci alternative a gerani e surfinie, più difficili e complesse da trattare e curare.
Come utilizzare la portulaca tra i fornelli
In molti paesi, compresa l’Italia meridionale, la Portulaca viene utilizzata per guarnire ed insaporire insalate e decotti. Si tratta di un alimento ricco di Omega 3, acido linoleico, vitamina C e, secondo la medicina fitoterapica, gode di ottime proprietà benefiche e curative, come la capacità di curare lo scorbuto ed alcune malattie dell’apparato urinario.
Nella medicina tradizionale di origine popolare, le portulache vengono impiegate come depuranti e diuretici, soprattutto somministrate attraverso infusi oppure direttamente consumate come alimento da introdurre come ingredienti nelle pietanze. Nel campo della bellezza e della cura del corpo, questa succulenta si rivela efficace per lenire irritazioni cutanee, inestetismi della pelle piuttosto lievi e dolorose punture di insetti.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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