Mango: coltivazione e potatura
Mango - Mangifera indica
Il mango si considera uno dei frutti tropicali più squisiti. In India è un albero venerato ed appare citato nelle sacre scritture in sanscrito, che risalgono a 4000 anni fa. Il suo luogo di origine è incerto, ma si crede che provenga dalle regioni che si trovano al nord-ovest dell'India, a nord della Birmania, anche dei pendii del Himalaya e probabilmente anche di Ceylon. Ai primi del XVI secolo, lo stabilimento delle rotte commerciali tra Oriente ed Occidente, da parte dei navigatori portoghesi, facilitò gli scambi di prodotti e di specie vegetali.
Mango: caratteristiche, fecondazione e varietà
Il mango forma un albero dal tronco dritto, nei giardini costituisce un buon albero per ombra e la sua chioma è fitta ed arrotondata. Può misurare dai 10 ai 30 m di altezza, secondo le condizioni ambientali. La corteccia è di colore bruno ed è solcata da piccole crepature longitudinali e a reticolato. Le foglie sono lisce e lanceolate, sostenute da un piccolo picciolo, con la lamina superiore di colore verde medio e brillante, ed quella inferiore più chiaro: quando sono appena germogliate sono di color bronzo rosato.
I fiori del mango, aromatici, si riuniscono in pannocchie piramidali terminali; ogni fiore è piccolo di colore bianco-rosato e giallo, alcuni sono unisessuali ed altri ermafroditi.
I manghi sono autofecondabili, benché alcune varietà diano frutti senza fecondazione. La fecondazione del mango viene effettuata dagli insetti, in particolare varie specie di ditteri.
La fioritura del mango è favorita dal clima secco, ma la fecondazione può essere frenata dalle cadute di temperatura notturne. Ogni infiorescenza produce al massimo una dozzina di frutti. Il frutto è una drupa carnosa, molto grande, che pesa tra 250 g e i 2 kg. Ha una forma oblunga e la buccia, sottile e liscia, presenta vari colori: rosato, rosso, verde, giallo e arancione; la polpa è di colore giallo-arancione, succulenta e saporita.
Le varietà del mango si raggruppano secondo la precocità della fioritura e secondo la rifiorenza. Le varietà più utilizzate sono:
- Pairi, con frutti grandi, di 200-300 g, polpa arancione e molto succosa;
- Mulgoba, che preferisce climi secchi e i cui frutti hanno una polpa di colore giallo-arancione, senza fibre;
- Amini, che produce frutti piccoli ma con una polpa di eccellente qualità.
Altre varietà apprezzate sono la 'Tommy Atkins', 'Haden', 'Kent', 'Keitt' e numerose altre varietà simili.
La 'Kensigtonton' è la varietà che si è dimostrata più resistente alle basse temperature.
Coltivazione mango: diffusione e temperature
Esistono delle coltivazioni di mango anche in Italia: in Sicilia e in Calabria. La diffusione globale delle coltivazioni nell'area intertropicale, fa sì che il frutto sia presente tutto l'anno sui mercati. I fiori appaiono sul legno dei rami dell'anno precedente, che hanno raggiunto lo sviluppo sufficiente; sono necessarie determinate ore di basse temperature affinché i manghi interrompano lo sviluppo vegetativo e possano indurre la fioritura.
Nelle zone dove non ci sono differenze tra le stagioni dell'anno, manghi crescono frondosi, ma sviluppano pochi rami fruttiferi.
Potatura del mango
La potatura di formazione del mango consiste nello scegliere i 3, 4 o 5 rami principali, che formeranno la struttura della chioma, e riuscire ad ottenere un angolo di inserimento adeguato. Il mango tende a formare rami disposti verticalmente in maniera naturale (pertanto, con un angolo di inserimento molto chiuso). ll problema sorge quando i rami sono carichi di pesanti frutti, poiché corrono il rischio di spezzarsi completamente, situazione molto frequente. Per questo motivo, per assicurare lo sviluppo ottimale dell'albero e renderlo compatibile con la produzione, è necessario selezionare i rami con un angolo di inserimento e una posizione appropriati.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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