Guida completa alla coltivazione dell'orto
Negli ultimi anni, a causa del desiderio sempre più crescente di prodotti genuini, è aumentato il numero di persone che sceglie di coltivare l'orto autonomamente.
L'orto, a pensarci bene, a prescindere da chi si occupa della coltivazione, oltre a consentire di ottenere prodotti sempre freschi e sani, favorisce il contatto con la natura e con tutte le piccole attenzioni che la coltivazione stessa comporta.
Ovviamente, per realizzare un simile progetto, è necessario fin dal principio stabilire quale sarà il terreno adibito alla coltivazione in base ad alcuni criteri che sono fondamentali per la riuscita dell'intento.
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Coltivare l'orto: criteri per la scelta del terreno
La prima cosa da tenere in considerazione per favorire la crescita ideale dei nostri ortaggi è sicuramente il fattore luce.
Una buona parte dei prodotti ortofrutticoli ha la necessità di ricevere la luce diretta del sole per parecchie ore durante la giornata, per rispondere positivamente.
Un altro fattore molto importante è la scelta del terreno inteso come superficie da coltivare.
Esso deve presentarsi preferibilmente pianeggiante, senza dossi o avvallamenti, al fine di scongiurare la formazione di pozzanghere, ombre, o aree più esposte.
Inoltre deve essere effettuato un buon sistema di drenaggio e deve essere ricco di sostanze organiche che verranno frequentemente integrate.
L'acqua rappresenta un altro elemento fondamentale.
Deve essere sempre fruibile in modo costante, cìò significa che va decisamente evitato sia di esagerare nell'irrigazione, sia di causare una carenza d'acqua agli ortaggi, poichè questi ultimi ne risentirebbero in entrambe le situazioni e perderebbero la possibilità di crescere saporiti e corposi.
Un altro elemento che bisogna sempre considerare prima di procedere a qualsiasi operazione all'interno del nostro orto è il fattore meteorologico, infatti, ad esempio, prima di irrigare è bene informarsi e sapere se in quei giorni sono previste piogge abbondanti o periodi di siccità.
Quando e come preparare il terreno
Il terreno va preparato generalmente in due momenti fondamentali:
- Il primo momento è sicuramente durante i mesi autunnali e invernali, quando si attua la lavorazione del fondo e si verifica, attraverso il sollevamento delle prime zolle di terra, se esso è fangoso o secco, e si attuano le correzioni necessarie a dare al terreno la consistenza ideale per poter successivamente piantare i nostri ortaggi.
Queste correzioni possono essere mirate a rendere più asciutta la zona, in caso di fondo tendenzialmente fangoso, e possono consistere in sollevamenti mirati delle zolle, che potranno così essere più esposte all'aria e trarne i dovuti benefici. Se invece il fondo si presenta sabbioso e asciutto, si dovrà raddoppiare l'apporto di sostanze organiche, al fine di conferire maggiore nutrimento all'area da coltivare.
Successivamente si procede a eliminare piante infestanti non desiderate, erbe secche e tutto quello che potrebbe togliere preziose sostanze nutritive alle piantine che pianteremo nei mesi seguenti.
- Il secondo momento fondamentale è la preparazione pre-trapianto che generalmente viene effettuata pochi giorni prima di posizionare le piantine nel terreno.
Consiste nell'effettuazione di tutti quegli interventi di rastrellatura e vangatura dell'area e in più nella divisione in aiuole dell'intera superficie da coltivare.
Generalmente vanno realizzate diverse aiuole di circa un metro di dimensione, affinchè, una volta piantate, le piantine risultano essere facilmente accessibili e non rischiano di essere involontariamente calpestate camminandoci vicino.
Infine, una volta piantate le nostre piantine, il terreno andrà leggermente smosso superficialmente ogni due settimane, al fine di limitare la possibilità che vi sia dispersione delle sostanze nutritive, soprattutto nei periodi molto caldi, quando è facile che si formino grossi solchi lungo il terreno, che porterebbero inevitabilmente alla perdita dell'ortaggio.
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Quali ortaggi scegliere?
Prima di piantare qualsiasi ortaggio, vanno chiaramente prese in considerazione alcune attenzioni che devono essere riservate, ad esempio, in base all'altezza delle piantine.
Bisogna considerare che le piantine alte vanno piantate in posizione più arretrata rispetto a quelle basse, che hanno maggiore necessità di ricevere direttamente la luce del sole per poter crescere.
Fatto questo, si può decidere se piantare piante perenni, piante stagionali, oppure piante perenni unitamente alle piante stagionali, destinando loro delle aree specifiche del nostro terreno.
Tra le piante perenni, ossia quelle che si piantano una volta e producono per sempre (o comunque per più anni consecutivamente) il loro raccolto; troviamo, ad esempio asparagi, rafano, carciofi, menta, salvia, melissa, rosmarino, rabarbaro.
La menta, ad esempio, ha una incredibile capacità di rinascere ogni primavera, anche se la piantina in inverno sembra completamente morta.
Tra le piante stagionali, sicuramente quelle più diffuse durante l'estate sono i gustosi pomodori, le zucchine, zucche, i fagiolini, sia fini che a bandiera; mentre durante il periodo autunnale-invernale sarà facile ottenere un buon raccolto di broccoli, verza, cavoli e molte altre piantine che beneficiano delle temperature rigide, come ad esempio le piante aromatiche e le diverse lattughe invernali.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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