Germinazione: fattori che influenzano i semi
Diversi sono i fattori che influenzano il processo di germinazione, tra cui i più importanti ricordiamo
Sostanze ormonali per la germinazione
Come abbiamo già detto in precedenza, il fenomeno della dormienza e della germinazione, sono entrambi fortemente regolati dalla presenza di sostanze ormonali sia promotrici che inibitrici.
L'ormone più importante che inibisce il processo di di germinazione del seme e nel contempo favorirne la dormienza è l'acido abscissico ABA.
Questa sostanza la cui concentrazione aumenta nel corso della maturazione dei frutti (localizzandosi a livello dei tegumenti del seme), determina l'instaurarsi di un vero e proprio blocco germinativo interno. Il contenuto di questa sostanza diminuisce con la stratificazione dei semi.
Vi sono poi anche sostanze ormonali che favoriscono il processo germinativo. Le più importanti sono principalmente le gibberelline e in particolare l'acido gibberellico, la cui concentrazione si mantiene costante nel corso del processo di maturazione del frutto, per poi diminuire nella fase di dormienza. Con l'interruzione della dormienza si ha poi un nuovo aumento del loro contenuto che culmina con la germinazione del seme, quando queste sostanze promuovono sia la sintesi degli enzimi che la mobilitazione delle sostanze nutritive alla piantina in accrescimento.
Altre sostanze promotrici della germinazione del seme sono le citochinine. L'andamento del livello di citochinine segue quello delle gibberelline. Più che sostanze promotrici della germinazione, le citochinine sono sostanze che esercitano un'attività anti – inibitore, permettendo alle gibberelline di svolgere la loro funzione di promotori.
Acqua
E' un altro dei fattori molto importanti nel controllo del processo germinativo. Infatti se il contenuto di acqua nel seme è al di sotto del 40-60% la germinazione non può avvenire. L'assunzione di acqua da parte del seme avviene in tre fasi: la prima rapida di imbibizione del seme, la seconda di stasi e la terza di nuovo rapida che termina con la fuoriuscita della radichetta. Di solito i semi secchi hanno una notevole capacità di assorbire acqua dal terreno anche quando il contenuto della stessa è veramente ridotto.
Temperatura
E' uno dei fattori più importanti, in quanto contribuisce ad aumentare la velocità di germinazione. In genere i livelli ottimali di temperatura per avere una buona germinazione, si aggirano intorno ai 25-30°C. Sono più favorevoli alla germinazione le temperature fluttuanti (es. giorno/notte), che quelle costanti.
Ossigeno
E' un fattore basilare del processo germinativo, tanto che il suo assorbimento viene utilizzato come indice utile del fenomeno. Per avere un buon assorbimento dell'ossigeno è necessario che il terreno che accoglie il seme sia permeabile al punto giusto, non faccia la crosta in superficie per consentire non solo per consentire l'assunzione dell'ossigeno ma anche l'eliminazione dell'anidride carbonica e che gli stessi tegumenti del seme non limitino gli scambi gassosi.
Luce
Per alcune specie da frutto, la luce può agire da fattore stimolante della germinazione, mentre per altre inibente. In altri casi la luce può agire in termini di fotoperiodo, ossia che la germinazione del seme non può avvenire se esso non ha accumulato una certa quantità di ore di luce.
Stato sanitario
Nelle piantine in accrescimento, si possono verificare attacchi parassitari che possono limitare se non nei casi peggiori impedire il processo germinativo determinando una vera e propria moria delle piantine. Di solito questi parassiti si trovano già all'interno del seme e il loro controllo di solito non facile, è fondamentale affinché la piantina si sviluppi nel migliore dei modi. Questi parassiti possono colpire la piantina sia prima della germinazione che dopo la germinazione determinando dei veri e propri marciumi radicali.
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Questo articolo è stato scritto da Fabio_DiGioia
Fabio Di Gioia è nato a Montelupo Fiorentino nel febbraio del 1980, da una famiglia caratterizzata da una lunga e radicata tradizione contadina. Esperto di recupero e valorizzazione delle varietà vegetali antiche.
Dal 2010 a oggi organizza corsi e seminari sulle buone pratiche di conservazione e coltivazione delle varietà antiche vegetali sia in ambito erbaceo e orticolo che arboreo e frutticolo.
Lo scopo principale del suo lavoro è quello principalmente di recuperare le varietà locali e poterle reinserire in un contesto agricolo e produttivo, verso tutti coloro come le aziende agricole credono sempre di più nelle potenzialità di questo settore.
Blog: fabio13280 - fabio13280.wordpress.com