Come rinvasare le piante
tecniche e strategie per un rinvaso perfetto
Il rinvaso è il momento che arriva prima o poi per tutte le piante da giardino e le piante da balcone. Allora è bene diventare degli esperti di attrezzatura per il rinvaso!
È un’operazione importantissima e va fatta sempre e comunque, per tutte le piante senza alcuna eccezione; esse sono delle creature viventi e come tali crescono e si sviluppano e la terra all’interno del vaso è tutto ciò che la pianta ha disposizione per poter vivere, quindi è fondamentale che sia un luogo sano e pulito e garantisca alla pianta di crescere.
Il rinvaso può avvenire in due modi: a radice nuda o lasciando intorno alle radici una certa quantità della vecchia terra. Il primo tipo di rinvaso si effettua in genere nelle piante a foglia caduca, in quando sono molto più resistenti e rigenerano le radici rapidamente mentre il secondo tipo si realizza per le piante sempreverdi, in genere più delicate.
Ora scopriamo insieme tutti i dettagli del rinvaso: quando e come avviene e che tipo di attrezzatura è meglio usare.
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Quando è importante rinvasare
Come regola generale non si deve rinvasare quando la pianta è nel periodo di riposo vegetativo questo perché le radici non sarebbero in grado (o farebbero una grande fatica) a penetrare agevolmente nel terreno e quindi ad adattarsi al nuovo ambiente. In linea molto generale è in primavera che si effettua il rinvaso. Sarebbe tuttavia preferibile conoscere bene il ciclo vegetativo di ogni pianta per sapere qual è il periodo ottimale. Un primo sintomo che ci dice che sicuramente è arrivato il momento di effettuare il rinvaso è quando le radici iniziano a fuoriuscire dal foro di drenaggio o quando hanno occupato tutto lo spazio a disposizione nel vaso.
La scelta del terreno, operazione fondamentale
In linea generale possiamo affermare che per quasi tutte le piante coltivate sono due gli elementi essenziali di una buona miscela di coltivazione: la sabbia di fiume e la torba. La sabbia serve a rendere il terreno più permeabile, la torba invece trattiene l’umidità e rende soffice il terriccio.
Azioni da compiere prima del rinvaso
Dopo aver scelto uno spazio opportuno dove fare il rinvaso, il giorno precedente annaffiate generosamente la pianta in modo che la fuoriuscita dal vaso sia agevolata e le radici siano più elastiche e quindi meno soggette a rotture. Prima del rinvaso il vaso se di plastica va lavato per bene così come i vasi di terracotta vanno lasciati in ammollo per almeno 12 ore per eliminare ogni tipo di residuo ed impurità.
Come rinvasare in modo perfetto
Nel fondo del vaso sistemate preventivamente dei pezzi di coccio (recuperateli da vasi rotti) sul foro di drenaggio. Se non li avete andranno benissimo dei sassolini. Questa operazione ha lo scopo di impedire che, con il tempo, il foro di drenaggio si ostruisca ed impedisca quindi lo scorrere dell’acqua di annaffiatura in eccesso. Una volta sistemati i pezzi di coccio, riempite il nuovo vaso con un po’ di terriccio precedentemente scelto e preparato. A questo punto prendete la pianta e con molto cura sfilatela dal vecchio vaso: se è piccola coprite la terra con il palmo della mano e sostenetela, mentre capovolgete il vaso dando dei piccoli colpetti con l’altra mano sul fondo del vaso stesso, per agevolare il distacco della terra e delle radici dal vecchio vaso. La pianta si deve sistemare al centro del nuovo vaso e facendo in modo che rimanga un certo bordo libero alla sommità del vaso indispensabile per evitare che durante le operazioni di annaffiatura, l’acqua trabocchi. Aggiungete terra fin tanto che necessita pressando anche leggermente il terreno ed avendo ben cura che la pianta sia sistemate in posizione eretta e mai inclinata.Una volta fatto tutto ciò si annaffia abbondantemente.
Rinvaso di piantine - Video spiegazione con Chiara Brunori
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