La Pera Cocomerina: scopri i segreti di questa particolare pianta da frutto
Storia, diffusione, varietà e curiosità su questa varietà di Pera
Il nome insolito ma allo stesso tempo curioso di questa varietà di Pera, si deve semplicemente al fatto che essa produce dei frutti caratterizzati da una polpa che si presenta più o meno macchiata di rosa o rosso intenso con all’interno alcune venature di colore giallo chiaro.
Non si conosce l’esatta origine della varietà, ma in passato veniva coltivata nelle zone di alta collina o di montagna a livello familiare, proprio per la sua adattabilità all’ambiente montano.
Stiamo parlando comunque di una varietà diffusa in particolare lungo l’Appennino Tosco Romagnolo al confine tra la Toscana, l’Emilia Romagna e le Marche. La possiamo ritrovare per esempio nella parte Nord Occidentale e Nord Orientale del Casentino o del Mugello, dove è conosciuta con il nome di "Sanguinella".
Possiamo trovarne esemplari anche nella Val Tiberina Toscana nella zona di Pieve Santo Stefano (AR) e in Umbria dove prende il nome di "Pera Briaca" o "Ubriaca". Questo nome deriva dal colore rosso della polpa che fa associare al vino e all’ubriachezza la parte centrale del frutto intensamente colorata.
Possiamo trovare la Pera cocomerina anche sulle colline attorno a Cesena, sotto forma di albero sparso coltivato in mezzo ai calanchi in un terra povera e difficile. In questi ambienti, mediante un gruppo di facoltosi agricoltori, è stato possibile salvarla ed evitarne la sua definitiva scomparsa.
Ma il centro di maggior diffusione di questa varietà è rappresentato dalla località di Verghereto, situata nel comune di Bagno di Romagna (FC), sull’Appennino Romagnolo ai piedi del Monte Fumaiolo. Anche in queste zone, la ritroviamo sotto forma di alberi sparsi lungo tutto il territorio. Con il passare degli anni, infatti, grazie soprattutto al rinnovato interesse per questa tipologia di frutto, in questi luoghi sono nati una serie di movimenti volti alla tutela e alla salvaguardia della pera Cocomerina, mediante l’attivazione di un mercato locale dedito alla vendita sia del prodotto fresco che trasformato sotto forma di marmellate e confetture.
Per questo proprio in località Ville di Montecoronaro a partire dal 2003, è sorto un comitato paesano, volto alla tutela e salvaguardia di questa particolare varietà. Il rilancio produttivo locale della pera Cocomerina, è stato possibile anche dal fatto che, ogni anno a partire dalla metà di Agosto, si svolge la famosa e ormai conosciuta Sagra della Pera Cocomerina. Inoltre la varietà da alcuni anni è diventata anche un presidio di Sloow Food.
Questa varietà non deve assolutamente essere confusa con un’altra pera davvero similare, la Pera del Sangue, perchè quest’ultima, rispetto alla Pera Cocomerina, produce una polpa completamente rossa e trova diffusione soprattutto in Trentino Alto Adige, anche se non si esclude il fatto che tali varietà abbiano avuto un’origine comune.
Pera cocomerina: caratteristiche della pianta e del frutto
La pianta si presenta vigorosa, con portamento assurgente o espanso, produttiva, con una fruttificazione costante. Essa può raggiungere anche l’età di 70 – 80 anni circa.
Il legno dei rami dell’anno presenta un colore rossastro, così come lo sono anche le foglie da giovani. Esse si presentano di forma da ellittico – allargata a ovale allargata. La Pera Cocomerina produce dei fiori di colore bianco crema con stami di colore rosso intenso. La pianta presenta inoltre una fioritura molto abbondante, molto evidente, vistosa e di grande effetto.
Il frutto è di media-piccola dimensione (da 65 a 110 – 113 g), di forma da rotondeggiante a maliforme, con il peduncolo di medio – grosso, corto e con la cavità calicina piccola e poco profonda.
La buccia del frutto è spessa, di colore verde chiaro omogeneo che diventa in parte gialla a maturazione, con una leggera rugginosità e un sovraccolore rosso soffuso. La buccia inoltre è anche molto aromatica, in quanto emana nell’ambiente un tipico sapore di moscato ed è proprio per queste sue caratteristiche che nelle annate di grande produzione che può essere impiegata anche per il suo effetto decorativo.
La polpa è grossolana, fondente, succosa, di sapore ottimo, zuccherina e aromatica e di colore rosa o rosso intenso in prossimità delle logge cartilaginee dove alloggiano i semi.
Il colore rosato e/o rosso della polpa, è impartito dal clima relativamente più fresco in estate e dal terreno acido dei luoghi appenninici dove tale varietà è diffusa. Infatti se questa varietà viene portata in ambienti più caldi con terreni argillosi, difficilmente il frutto svilupperà il tipico colore rosso. Alcuni sostengono invece che il colore rosso, viene impartito dagli antociani che al momento del taglio del frutto si ossidano quando la polpa viene a contatto con l’aria.
Di questa varietà a sua volta ne esistono, due ecotipi diversi:
Briaca Estiva o Cocomera
Viene raccolta dalla metà di agosto ai primi di settembre, produce frutti con buccia di colore verde e una polpa leggermente macchiata di rosso o rosa, con alcune zone chiare. Questo ecotipo è molto aromatico e più piacevole al gusto e all’olfatto, anche se poco zuccherino.
Briaca Autunnale o Cocomerina
Questa varietà viene raccolta dalla fine di settembre alla metà di ottobre e produce frutti più dolci e zuccherini con una polpa più intensamente colorata di rosso. Questo ecotipo è meno aromatico del precedente, ma più dolce e zuccherino al gusto.
Siccome però, entrambi gli ecotipi hanno una resistenza ai trasporti e alle manipolazioni molto scarsa e quindi una conservabilità di non oltre una settimana, i frutti appena raccolti devono essere consumati subito o avviati alla trasformazione. La varietà infine è leggermente sensibile alla ticchiolatura, che può macchiare le foglie e i frutti. È resistente però a tutte le altre malattie provocate da parassiti.
Pera: utilizzo del frutto
I frutti possono essere utilizzati per il consumo fresco da soli o insieme ad altri frutti di colore giallo, capaci di esaltarne al meglio il colore. Ecco allora che diventano ideali per la preparazione di macedonie di frutta.
Le Pere Cocomerine si usano anche per la preparazione di confetture e marmellate, succhi di frutta, dolci e addirittura distillati e liquori.
Per esaltarne ancora di più la loro caratteristica di dolcezza, si possono impiegare per preparare crostate di pere dal colore rosso. Infine i frutti della Pera Cocomerina sono eccellenti quando vengono cotti nel vino rosso, nella ricetta che lo abbina allo zucchero e a qualche pezzetto di cannella, oppure quando sono conservati sotto spirito.
BIBLIOGRAFIA
- Camangi F., Segantini L., 2011. "Le antiche varietà di fruttiferi del Casentino". Press Service s.rl. – Sesto Fiorentino (FI).
- Dalla Ragione I., 2010. "Frutti ritrovati: 100 varietà antiche e rare da scoprire". Edizioni Mondadori Arte, Milano
- http://www.archeologiaarborea.org, 2016. Descrizione Pera Briaca Estiva. Database Internet.
- http://www.ingegnoli.it, 2016. Pera Cocomerina o Briaca. Archivio foto.
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Questo articolo è stato scritto da Fabio_DiGioia
Fabio Di Gioia è nato a Montelupo Fiorentino nel febbraio del 1980, da una famiglia caratterizzata da una lunga e radicata tradizione contadina. Esperto di recupero e valorizzazione delle varietà vegetali antiche.
Dal 2010 a oggi organizza corsi e seminari sulle buone pratiche di conservazione e coltivazione delle varietà antiche vegetali sia in ambito erbaceo e orticolo che arboreo e frutticolo.
Lo scopo principale del suo lavoro è quello principalmente di recuperare le varietà locali e poterle reinserire in un contesto agricolo e produttivo, verso tutti coloro come le aziende agricole credono sempre di più nelle potenzialità di questo settore.
Blog: fabio13280 - fabio13280.wordpress.com