Clematidi: coltivazione e potatura
Il genere è composto da circa 250 specie e in Italia sono 7 le clematidi spontanee.
Il nome di questo genere Clematis viene normalmente attribuito a Discoride e deriva dalla radice greca klema, viticcio o anche pianta volubile o anche legno flessibile.
Nella nomenclatura scientifica questo genere è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese.
Sono piante presenti in ogni continente, possono essere sempreverdi o spoglianti, erbacee o legnose, ma normalmente le troviamo in commercio come rampicanti, alcune somigliano alle liane.
Presentano una fioritura molto interessante lunga e abbondante; i fiori, che in realtà sono infiorescenze, sono formati dalla trasformazione dei sepali e presentano svariate forme e colori dai teneri colori pastello a vivacissimi blu o rossi.
La Clematide Vitalba, una pianta arbustiva e rampicante che si trova spontanea nei nostri territori, si arrampica e somiglia ad una piccola liana. I fiori di queste Clematidi sono un po' insignificanti ma profumati.
Anche i frutti in questa pianta possono essere interessanti, formati da achenii riuniti in un capolino e che presentano una specie di lunga piuma che serve a favorire la dispersione del seme tramite il vento.
Coltivazione delle Clematidi
La clematide esige una posizione ben precisa “testa al sole e piede all'ombra”, desidera un terreno fresco e di medio impasto senza ristagni idrici con un ph preferibilmente neutro; naturalmente dobbiamo anche prevedere una struttura dove la pianta si può arrampicare che, nel caso della clematide, non è necessariamente una struttura morta ma anche un albero o un altro rampicante, come per esempio le rose.
Può essere coltivata sia in terra che in vaso; nel primo caso, scelto il luogo si scaverà una buca grande il doppio del vaso sul cui fondo mettiamo un po’ di letame. La pianta deve essere inserita nella buca in modo che almeno un nodo venga interrato. Per la coltivazione in vaso è necessario scegliere vasi più profondi che larghi sul cui fondo faremo un drenaggio, il vaso deve essere di coccio o di vetroresina in modo che non si scaldi troppo nei luoghi assolati.
Potatura delle Clematidi
Le clematidi possono fiorire su legno vecchio o nuovo e in diversi periodi dell'anno a seconda della specie e quindi sono state suddivise in tre gruppi di potatura.
Gruppo clematidi 1
Qui vi sono le clematidi che fioriscono tra gennaio e maggio, come per es. l’alpina e l’armandii. Sono clematidi vigorose che fioriscono abbondantemente senza dover effettuare nessuna potatura.
Gruppo clematidi 2
Queste clematidi fioriscono fra maggio e giugno, sono quelle che si trovano facilmente in commercio che possiedono grandi, vistosi e colorati fiori. Queste andranno potate fra febbraio e marzo, quindi, partendo dall’alto, si andrà a individuare la prima coppia di gemme sane e si effettuerà il taglio proprio sopra.
Gruppo clematidi 3
Queste clematidi fiorisco a giugno, sui rami nuovi e quindi vanno potate drasticamente lasciando solo tre coppie di gemme. Sono clematidi molto vigorose che sviluppano rapidamente e, se non si potano, la parte bassa rimane spoglia e senza fiori.
Leggi gli articoli sulle PIANTE RAMPICANTI:
Articoli della stessa categoria
Questo articolo è stato scritto da Redazione
Portale del Verde è l'enciclopedia online del giardinaggio e delle piante con oltre 5000 schede di varietà botaniche e oltre 17.000 aziende che operano nel settore orto florovivaistico. È l'unico portale web in Italia che dà la possibilità a tutti gli appassionati di giardinaggio di fare domande e ricevere una risposta gratuitamente da una redazione formata da oltre 50 esperti autorevoli, uno per ogni specifica nicchia, provenienti dal mondo del verde.
E' presente inoltre l'unica libreria online GRATUITA con 27 e-book di altissima qualità sul mondo del Giardinaggio.
E per chi amasse approfondire tramite video, può visitare il canale Youtube dove gli esperti approfondiscono varie tematiche sulle specifiche varietà di piante e fiori da loro trattate.