Bergamotto: il frutto dalle proprietà uniche
Il frutto del Citrus bergamia, meglio conosciuto come bergamotto, è una specie appartenente alla famiglia delle Rutacee. La sua origine non è ben identificata, ma viene principalmente coltivato in Calabria dove, nell'Ottocento, è avvenuta la prima estrazione dell'olio essenziale.
L'agrume dalla buccia di colore giallo, ricorda nell'aspetto il pompelmo nonostante le sue dimensioni siano minori e il colore più intenso.
In botanica esistono tre varietà principali dell'agrume: il femminello, il fantastico e il castagnaro.
Terreno e clima ideali per il bergamotto
La coltivazione del bergamotto è possibile solamente lungo una determinata zona della costiera calabrese perché l'agrume necessita di un particolare microclima, ovvero tropicale con temperatura umida.
In particolare la pianta prospera grazie a un'estate molto calda senza pioggia, un autunno con abbondanti precipitazioni piovose e un inverno che non si presenta mai particolarmente rigido, con temperature che non vanno mai sotto i dieci gradi.
Clima ideale
Il clima ideale per la coltivazione del bergamotto è quindi temperato, con estati calde e asciutte e inverni miti. La pianta, inoltre, non tollera molto bene il vento per cui è necessario metterla a dimora in zone poco ventilate e gli sbalzi di temperatura che danneggiano la produzione in maniera decisiva.
Terreno ideale
Il terreno migliore per la coltivazione del frutto è fertile e ben drenato perché le radici sono particolarmente delicate e tendono a marcire facilmente se ci sono ristagni di acqua.
Il drenaggio deve essere tale da permettere all'acqua di confluire sul substrato profondo con facilità, per cui una coltivazione ottimale non prevede la presenza di un terreno argilloso e compatto.
Ricapitolando, è possibile dire che per una corretta crescita dell'agrume e un raccolto di qualità, il substrato deve avere una buona profondità, un elevato grado di fertilità, avere un impasto sciolto e calcareo oltre che un buon livello di drenaggio. Il Ph del terreno, infine, dovrebbe essere compreso tra i 6,5 e i 7,5 con una buona concentrazione all'interno di esso di sostanze organiche.
Bergamotto: concimazione e irrigazione
Per avere un raccolto abbondante è necessario effettuare una corretta irrigazione e concimare il terreno nella maniera adeguata.
L'irrigazione deve essere abbondante soprattutto nel periodo estivo per permettere all'agrume di produrre frutti di qualità in numero considerevole.
L'agrume tuttavia va innaffiato solamente quando si ha una carenza di acqua importante a seguito di una stagione estiva particolarmente secca e facendo attenzione a far trascorrere del tempo tra un annaffio e l'altro in quanto il terreno deve essere sempre asciutto.
La concimazione va fatta con prodotti a base di azoto a fine inverno per permettere alla pianta di avere tutti i nutrimenti necessari in vista della stagione primaverile, ossia quando avviene la cosiddetta ripresa vegetativa e la conseguente fioritura.
La concimazione va eseguita anche prima dell'autunno in vista delle piogge con prodotti a base di fosforo e potassio.
Per una concimazione perfetta è consigliabile effettuare una analisi del terreno e delle foglie preventiva per capire quali sono i livelli nutrizionali del substrato e della pianta. In questo modo sarà possibile concimare con prodotti appositi in caso di carenza o eccesso di nutrimenti.
Moltiplicazione e potatura del bergamotto
La moltiplicazione migliore dell'agrume avviene mediante seme perché in questo modo è possibile ottenere delle piantine uguali alla pianta madre.
Il seme dovrebbe essere messo a dimora su un vaso di terracotta di ampie dimensioni riempito di un apposito terriccio sciolto e fertile utilizzato per ogni tipo di agrumi. Nel vaso dovrebbe essere messo un drenaggio ottimo e la pianta va sistemata in un luogo assolato e protetto dal vento.
Negli inverni più rigidi, con temperatura inferiore ai dieci gradi, la pianta dovrebbe essere spostata in una serra luminosa che sia in grado di proteggere l'agrume dagli sbalzi di temperatura.
Dopo due anni sarà possibile spostare il bergamotto dal vaso al terreno. Questa operazione deve essere eseguita durante il periodo autunnale o prima della fine dell'inverno, intorno al mese di febbraio.
Moltiplicazione mediante innesto
La moltiplicazione del bergamotto può avvenire anche mediante innesto. In questo caso l'innesto dell'agrume va fatto su un albero di arancio amaro di almento un anno con tre rami.
Importanza della potatura
La potatura di questo agrume è indispensabile per un raccolto ricco. In particolare devono essere ridotti i rami più giovani per fare in modo che la chioma sia sempre arieggiata e per permettere ai rametti fruttiferi di svilupparsi in maniera ottimale.
La potatura serve inoltre per abbassare l'altezza della pianta che non deve raggiungere mai una dimensione troppo elevata per fare in modo che la maggior parte dei frutti siano situati sulla parte bassa della chioma per rendere il raccolto più agevole.
La pianta inizierà a produrre frutti intorno al terzo anno di vita e raggiunge il periodo di massima produzione verso gli otto anni. La durata dell'agrume è di circa venticinque anni, tempo durante il quale la fruttificazione inizierà a diminuire in maniera considerevole e la pianta dovrà essere sostituita.
Caratteristiche del bergamotto e proprietà
Il bergamotto è un agrume che si divide in tre grandi tipologie:
- Femminello. Tra le tre è quella più difficile da coltivare perché molto delicata ed esigente. Lo sviluppo della pianta è inoltre ridotto e risulta poco longeva. I frutti prodotti da questa specie si raccolgono intorno al mese di ottobre.
- Fantastico. È la tipologia più diffusa che rappresenta da sola il 75% della produzione. Questo perché, questa particolare varietà, permette una fruttificazione abbondante e ricca di olii essenziali. Lo sviluppo della pianta è buono ed ha le seguenti caratteristiche: foglie grandi e frutti dalla forma globosa. Il raccolto avviene in linea generale tra la fine del mese di novembre e l'inizio di dicembre.
- Castagnaro. Questa varietà è quella più longeva e resistente al vento tra le tre ma i suoi frutti non hanno una produzione sempre costante durante i vari anni. Le foglie della pianta sono grandi e lanceolate. Il frutto ha una forma globosa di medie dimensioni e permette l'estrazione di olii essenziali in quantità elevata. Il raccolto avviene nel mese di novembre.
Proprietà
Le proprietà di questo agrume sono molte perché il frutto è ricco di vitamine A, C e di quelle del gruppo B oltre che essere un'importante fonte di flavonoidi.
Il frutto della pianta è ricco di polifenoli e di sostanze antiossidanti che aiutano l'organismo a rimanere in salute e ad aumentare le difese immunitarie. Proprio per questo motivo, il succo estratto dal frutto, viene spesso utilizzato per usi terapeutici.
L'estratto dell'agrume viene anche utilizzato per le proprietà energizzanti e tonificanti e per la capacità dei principi attivi presenti in esso di combattere e ridurre il colesterolo. Proprio per questo motivo viene utilizzato soprattutto nell'industria farmaceutica che usa anche la pectina estratta dalla buccia dell'agrume per realizzare degli anti diarroici e rimedi emostatici.
L'essenza del bergamotto veniva inoltre utilizzata in passato anche per disinfettare le ferite e per combattere i funghi della pelle grazie alle sue proprietà micotiche.
Il succo trova utilizzo anche nell'industria alimentare per la produzione di liquori, dolci e bevande.
Dall'agrume è inoltre possibile ricavare l'olio essenziale, utilizzato nell'industria profumiera per la creazione di profumi ed essenze da vaporizzare.
Malattie e rimedi del bergamotto
Come tutti gli agrumi anche il bergamotto è una pianta abbastanza resistente ma, nonostante questo, è soggetta all'attacco di malattie, insetti e parassiti.
Le malattie principali che si possono riscontrare sono il Phoma tracheiphyla o mal secco e la fumaggine.
Il mal secco o Phoma tracheiphyla
Il mal secco si presenta come una malattia che attacca prevalentemente agrumi come il bergamotto. La presenza della malattia è visibile grazie ad alcuni sintomi che fanno presagire la presenza della patologia. I sintomi sono: ingiallimento delle foglie e dei germogli che, in una fase successiva, iniziano a cadere; disseccamento dei rami e dei germogli che in genere avviene in maniera posticipata rispetto alla caduta delle foglie.
Se la malattia non viene adeguatamente combattuta in tempi brevi, l'infezione può arrivare ad attaccare anche il tronco dove si rischia la nascita di fessure.
Il contagio può avvenire sia dalla radici che dal tronco. Nel primo caso la morte della pianta può avvenire molto velocemente, nel secondo caso, invece, è possibile contrastarla.
La fumaggine
Un'altra malattia che può colpire l'agrume è la fumaggine, ossia una infestazione di origine fungina. I funghi, in questo caso, nascono sulla pianta e si nutrono delle sostanze della pianta e dal quelle prodotte su di essa da insetti come la cocciniglia, la metcalfa e gli afidi.
I sintomi della malattia sono la presenza di macchie scure sulla pianta che privano la stessa della luce naturale del sole. Le cause della fumaggine possono derivare da una areazione scarsa, umidità troppo elevata o la presenza di melata sui rami.
Fradiciume del colletto
Il fradiciume del colletto avviene quando la pianta non è messa a dimora in un terreno ben drenato. Il ristagno di acqua, quindi, arriva fino alle radici al punto di farle marcire e portare alla morte della pianta.
Rimedi contro le malattie
Per evitare un fradiciume del colletto è necessario effettuare delle irrigazioni abbondanti solo nel periodo estivo evitando di bagnare il terreno quando lo stesso si presenta già umido.
Per combattere la fumaggine, invece, occorre eliminare la melata dalla pianta utilizzando dei prodotti specifici capaci di contrastare i parassiti ancora prima che avvenga l'infestazione. Tra le altre cose è opportuno togliere le varie muffe che si depositano sulle foglie.
I rimedi contro il mal secco, invece, devono essere presi prima che l'infestazione possa avvenire. In genere il fungo Phoma tracheiphyla attacca le piante durante i mesi che vanno da ottobre a febbraio, ossia quando il clima è più umido. Per evitare la presenza del mal secco occorre eseguire delle potature importanti tra maggio e giugno cercando di utilizzare dei concimi che non contengano troppo azoto.
Per curare la pianta dalla malattia, invece, può essere utile disinfettare le parti colpite come foglie e rami, mediante del prodotti specifici a base di rame. Questi possono essere utilizzati anche come metodo preventivo perché non permettono al fungo di penetrare all'interno.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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