Alocasia: come coltivarla
L'alocasia è una splendida pianta tropicale che presenta delle foglie tendenzialmente di forma appuntita, è ideale per gli ambienti domestici in quanto si tratta di un esemplare davvero raffinato. Originaria dell'area tropicale nelle isole del Pacifico meridionale ed in particolare nelle Filippine, le piante di alocasia apprezzano l'umidità extra che una cucina o un bagno possono offrire. Da ciò si evince che con periodiche cure e una corretta manutenzione di base, è possibile coltivare le varie specie in modo efficace e regalare al contesto abitativo un design innovativo e di particolare raffinatezza.
Caratteristiche generali
L'alocasia è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae e cresce nelle foreste pluviali tropicali del sud-est asiatico. Inoltre si tratta di un esemplare particolarmente comune nel Borneo che può raggiungere un'altezza di 4 metri a seconda della specie che ne vanta 79 ognuna con un fogliame specifico. Alcuni esemplari tra l’altro hanno delle foglie che possono crescere fino a quasi 90 centimetri di lunghezza, mentre dal punto di vista strutturale va aggiunto che si tratta di un arbusto erbaceo alto fino a 2,5 metri. Le foglie sono a forma di cuore, hanno una lucentezza verde argenteo sopra e vene violacee e prominenti sul lato inferiore. Le alocasie hanno bisogno di una luce forte ma indiretta, e ciò è dovuto all'habitat naturale della pianta che nelle foreste cresce sotto la chioma degli alberi. I raggi infatti se diretti potranno bruciare le foglie specie se la pianta viene esposta per un periodo prolungato. Infine va sottolineato che l'alocasia cresce meglio in ambienti umidi, quindi negli interni bisogna evitare di posizionarla in prossimità di un condizionatore oppure di una stufa.
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Le principali varietà di alocasia
Anche con una stagione di crescita più breve nei climi settentrionali, queste piante possono avere una rapida espansione. Nei caldi mesi estivi l'alocasia può infatti produrre una nuova foglia ogni settimana e che può essere il doppio della dimensione di quella precedente. Le forme delle foglie possono tra l’altro presentarsi con sottili punte larghe e coriacee e con delle venature colorate. Inoltre alcuni esemplari si contraddistinguono dagli altri per delle trame spesse, cerose, levigate e lucide. Una volta che la pianta è nel suo periodo dormiente (nel tardo autunno e in inverno), la caratteristica rapida crescita delle foglie sarà piuttosto ridotta e l'arbusto probabilmente rimarrà così com'è per tutta la stagione. Premesso ciò, va altresì aggiunto che esistono circa 79 specie di alocasia e dozzine di ibridi. Queste piante tuttavia sono principalmente ibridate grazie al fascino della loro forma, del colore e della dimensione delle foglie. La più popolare delle alocasie è la Polly (orecchie di elefante), ovvero un ibrido compatto noto per le sue grandi foglie verde scuro che hanno la forma di una freccia o di uno scudo, presentano bordi ondulati e adornate da spesse venature bianche. Questo esemplare di alocasia cresce fino a 45 centimetri di altezza e larghezza, con foglie lunghe fino a 40 cm. Grazie alla sua popolarità la varietà è facile da trovare nei vivai e sugli store online. La pianta di alocasia Micholitziana comunemente chiamata Green Velvet Alocasia è un'altra specie che assomiglia molto alla Polly sia per dimensioni e forma che per il colore delle foglie, ma è leggermente diversa e molto più difficile da trovare. Le piante in oggetto hanno inoltre delle foglie vellutate anziché lucide, e sono di un verde intenso con venature prominenti bianche luminose sul fogliame. Le venature invece sono più strette di quelle delle piante di Polly apparendo meno prominenti. Un altro esemplare di alocasia è quella nota con il nome di Zebrina e che sfoggia le caratteristiche foglie a forma di freccia o scudo, ma manca delle tipiche venature bianche che le attraversano. Invece, i gambi sono simili a dei trampolieri e si presentano decorati con segni zebrati gialli e neri che hanno indotto i botanici ad attribuirgli il suddetto nome decisamente distintivo e accattivante. Le foglie sulla Zebrina sono più sottili della maggior parte delle varietà di alocasia, ma mostrano venature audaci e evidenti e senza i segni bianchi luminosi. L'alocasia Zebrina cresce fino a circa 90 centimetri di altezza e si estende su una larghezza simile. A margine di questa descrizione sulle principali varietà di alocasia vale la pena citare la Reginula (Black Velvet), ovvero una pianta oscura e misteriosa ma a suo modo sbalorditiva. Questo esemplare infatti si presenta come del velluto nero, e le foglie spesse a forma di cuore crescono fino alle dimensioni di piattini e sviluppano una tonalità nerastra molto intensa e una consistenza quasi vellutata accentuata da prominenti venature bianco-argento. L’alocasia Reginula ha dunque un aspetto regale e per questo motivo gli è stato attribuito il suddetto nome, anche se è importante aggiungere che raramente cresce più alta di 30 centimetri e di circa 45 di diametro. Le foglie tuttavia sono più spesse della maggior parte delle varietà e quasi succulente. Questa caratteristica rende importante lasciare asciugare bene il terreno in modo da garantire una buona aerazione dell'apparato radicale.
Terreno e clima ideali per coltivare l’alocasia
Per quando riguarda il clima e il terreno ideale per coltivare le varie specie di alocasia, è importante attenersi ad alcune direttive ben precise. A riguardo del primo va detto che le esigenze variano dall'ombra alla piena luce solare a seconda della varietà, e il colore delle foglie tende ad essere migliore tra le piante che crescono con più luce. Le alocasie inizieranno a soffrire sotto i 15 gradi e alcune varietà moriranno durante il clima più freddo e rinasceranno dal rizoma. Per quanto riguarda invece il terreno, va detto che l’ideale è quello sciolto e ben drenato o friabile argilloso con un PH compreso tra 5,5 e 6,5. Per ottimizzare il risultato è quindi opportuno lasciare che lo strato superficiale di terreno diventi quasi asciutto prima di annaffiarlo. Ciò contribuirà a mantenerlo uniformemente umido in quanto è una priorità per questa specie di pianta; infatti, il terriccio fradicio la rende suscettibile a molte infezioni fungine. Inoltre va aggiunto che per aumentare l'umidità intorno alla pianta, conviene posizionarla su un vassoio pieno di ciottoli e poi aggiungere dell’acqua finché non sale appena sotto il fondo del vaso. A margine va altresì detto che le alocasie possono essere suscettibili al marciume radicale e alle infezioni fungine se il loro terreno non ha un adeguato drenaggio e diventa saturo d'acqua, quindi conviene sempre invasare queste piante in un vaso dotato di foro di drenaggio sul fondo. Se invece si opta per la coltivazione dell'alocasia nel terrapieno di un giardino, per ottimizzare il drenaggio del suolo conviene optare per della torba oppure provvedere periodicamente ad una buona pacciamatura a base di fogliame secco.
Concimazione e irrigazione
Le alocasie in particolare gli esemplari di grandi dimensioni, hanno bisogno di concimazioni e irrigazioni adeguate e piuttosto abbondanti. Per questo motivo gli va somministrato durante la stagione di crescita del fertilizzante in granuli. Mantenere umide le piante di alocasia tutto l'anno è altresì fondamentale in quanto si tratta di esemplari amanti dell’acqua, anche se ne richiedono di meno durante i mesi invernali poiché sono in fase dormiente. Queste piante crescono meglio in un ambiente umido e tale condizione può anche aiutare a combattere alcuni dei parassiti più comuni; per assicurarsi che la temperatura e l'umidità siano quelle favorevoli per la pianta ci si può aiutare con l'uso di un termometro.
Premesso ciò, va aggiunto che durante l’irrigazione bisogna tuttavia evitare di bagnare troppo le foglie poiché l'acqua può danneggiarle e appesantire gli steli. Ruotare infine periodicamente la pianta per garantire una crescita uniforme su tutti i lati e spolverare spesso le foglie in modo che si possa ottimizzare il naturale processo di fotosintesi, è un altro importante accorgimento per ottimizzare la crescita dell’alocasia.
Moltiplicazione dell’alocasia
Rinvasare ogni anno le varietà di alocasia in contenitori più grandi e con del terriccio fresco e drenante è quasi un obbligo quando si decide di coltivare questi esemplari in ambienti domestici. Inoltre, è meglio dividere il rizoma ogni anno in modo da mantenere la pianta di dimensioni gestibili. La maggior parte delle specie di alocasia si possono infatti propagare per divisione del gruppo o del rizoma, e nello specifico basta tagliarne un pezzo e metterlo in un vaso separatamente, tenendolo al caldo umido finché non inizia una nuova crescita.
Malattie principali e rimedi dell’alocasia
Sebbene siano piuttosto sorprendenti, le alocasie possono essere molto sensibili, per cui gli attacchi di afidi in genere e parassiti possono farle incorrere in alcune malattie anche gravi. Una delle più comuni interessa la corona, il gambo, l'apparato radicale (marciume) e le foglie (macchie). In riferimento a queste ultime, i segni di malattie sono in genere delle evidenti macchie nere o marrone scuro sulla loro superficie e un bordo giallastro attorno alle macchie stesse. Questa malattia dell’alocasia e tante altre, possono essere prevenute evitando di annaffiarla eccessivamente, mantenendo le foglie asciutte e fornendo una corretta circolazione dell'aria intorno e vicino alla pianta. I parassiti più comuni che invadono l'alocasia sono cocciniglie, squame, afidi e acari per cui ogni paio di settimane è possibile rimediare a questi attacchi spruzzando la pianta con acqua e sapone. Ciò contribuirà tra l’altro a mantenerla priva di polvere e quindi esteticamente più presentabile specie se esposta in un ambiente domestico finemente arredato. Se invece si verifica un'infestazione di grandi dimensioni, si può optare per l’uso di un olio insetticida specifico come l’olio di Neem. Esso è in grado di uccidere i parassiti e soprattutto di evitare la schiusa delle uova che depongono in gran numero sulle foglie.
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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