Agave Regina Vittoria: Fioritura da record a Gubbio
Oggi abbiamo voluto dare spazio a Roberta, che ci invia questa bella storia di amore per le piante e, come evidente, per la sua mamma Fiorella.
La storia dell'Agave Regina Vittoria
Agave Regina Vittoria, nome scientifico: Agave Victoriae - Reginae, è una pianta rarissima che fiorisce una volta nella sua vita.
Un solo fiore che decreta il culmine della vita, in tutto il suo splendore manifesta la bellezza di questa specie di pianta grassa.
La fioritura, che avviene dopo il diciottesimo/ventesimo anno di vita, consiste nella crescita di un lungo stelo, che varia dai 4 ai 6 metri di altezza, dal quale alla fine ne esce un fiore.
Un fiore che sembra un albero, un fiore spettacolare, cresce a vista d'occhio circa 15/20 cm al giorno, per poi dopo circa due mesi fiorire e sancire cosi la crudele sorte che la natura riserva alla pianta: la sua morte.
Impossibile per la pianta sopravvivere ad uno sforzo simile: tutte le energie della pianta vengono letteralmente consumate in questo atto estremo.
Fioritura record di Agave a Gubbio
A Gubbio, nello specifico nella Frazione di Branca, vive mia madre, Fiorella Sborzacchi, una signora con la passione innata per le piante grasse. Ogni volta che esce ne deve per forza acquistare una, che sia al supermercato o al garden vicino casa, come le vede ne compra una.
Tra le miriadi di piante che possiede, ve ne è una, l’Agave Regina Vittoria.
All’apparenza una comunissima pianta grassa. Il fusto si presenta breve e tozzo, a corona. Le lunghe foglie carnose, allungate, con consistenza spinosa, di colore verde scuro con una striscia bianca marginale hanno apice appuntito e pungente.
Nel maggio scorso, però, alla pianta è spuntato uno stelo verde.
Di giorno in giorno si è vista crescere questo lungo stelo, una crescita di circa 15/20 cm al giorno. Pian piano riempendosi di boccioli è cresciuto tanto da raggiungere i 5 metri di altezza, nessuno avrebbe mai pensato che tutto ciò avvenisse in poco meno di due mesi.
Informandosi viene a scoprire che quello altro non è che il suo spettacolare fiore. Infatti al culmine della sua fioritura, i suoi boccioli si aprono e alla sommità escono corolle bianche tubolari.
C'è qualcosa di eroico e tragico al tempo stesso, 20 anni di lenta crescita, molta pazienza nell'accudirla, pensate che mia madre l'ha comprata in un vaso di soli 2 cm, spendendo a malapena un euro, ma con la costanza e l'amore è arrivata a ripagarla con questa eccezionale fioritura.
Vista la rarità dell'evento soprattutto per il clima, che d'inverno scendendo sotto lo zero, compromette sostanzialmente la vita della pianta, qua a Gubbio, in Branca, la sua fioritura è sicuramente un caso rarissimo.
Purtroppo ora, concluso il suo exploit, unico nella sua vita, la pianta lascerà come eredità i suoi getti ma inevitabilmente questo sforzo sancirà la sua morte.
Ora raccogliendo i suoi semi, a Fiorella non rimane che la speranza di rivivere con l’eredità lasciata, una nuova fioritura.
Roberta Farneti (la figlia di Fiorella)
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Questo articolo è stato scritto da Redazione
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